Per chi suona la campanella. Storie vere di professori dal nome falso - 9788860604583

Per chi suona la campanella. Storie vere di professori dal nome falso: Vale ancora questo giudizio? Nel tentativo di capirlo, Paolo Marcacci, giornalista sportivo, scrittore ma in questo caso soprattutto insegnante di lettere in una scuola media di Roma, ci racconta la categoria, osservata dal di dentro, vissuta quotidianamente, monitorata con occhio sempre ironico ma spesso anche spietato, inclemente. Tutti abbiamo avuto degli insegnanti e tutti li abbiamo detestati o amati alla follia, a seconda dei casi, per ciò che ci hanno lasciato o fatto subire. È stato normale, per generazioni di studenti, osservare generazioni di insegnanti, carpirne i comportamenti, i tic, le frustrazioni, i "riti" comportamentali, le modalità espressive. In questo caso però è un insegnante a descrivere i suoi colleghi, in una galleria infinita di personaggi e situazioni di volta in volta ridicoli, bizzarri, malinconici; pescando nella propria esperienza quotidiana, nel vissuto della cattedra, avendo come unica fonte di ispirazione i colleghi che in questi anni gli sono capitati in sorte raccontando con mano leggera e contenuti profondi, un mondo di professoresse e professori, di riti e di abitudini che scandiscono l'anno scolastico, di psicologie che si aggrovigliano e si scontrano in un terreno dove il solenne e il ridicolo continuano a convivere, spesso all'insaputa di coloro che ne sono i protagonisti.
Still applies this judgment? In an effort to understand it, Paul Marcacci, sports journalist, writer, but in this case especially literature teacher at a middle school in Rome, tells us about the category, observed from the inside, lived daily, monitored with an eye always ironic but often ruthless, inclement weather. We've all had teachers and all we loathed or loved to distraction, depending on the case, for what they left or made to suffer. And normal state, for generations of students, observe generations of teachers, learn their behaviors, tics, the frustrations, the "rites" of behavior, the modes of expression. In this case, however, is a teacher to describe his colleagues, in a gallery of characters and situations from time to time ridiculous, bizarre, melancholy; fishing in own daily experience, in the Chair, having as sole source of inspiration colleagues who in recent years have happened upon fate telling with a light hand and deep content, a world of teachers and professors, rituals and customs that mark the year of psychology that are tangled and collide in a land where the solemn and ridicule continue to live , often without the knowledge of those who are the protagonists.