Regioni a geometria variabile. Quando, dove e perché il regionalismo funziona - 9788860369635

Regioni a geometria variabile. Quando, dove e perché il regionalismo funziona: Come rendere efficienti le regioni italiane? La saldatura tra l'attuale delegittimazione della sfera politico-istituzionale e la crisi fiscale dello Stato sta mettendo in discussione l'architettura della nostra amministrazione locale. La risposta prevalente, dettata dall'emergenza e dalla volontà collettiva di semplificazione, è stata finora quella di riportare poteri e responsabilità al centro del sistema, senza valutare a fondo quanto ciò risulti incoerente con la storia e con l'attualità del paese. Eppure non si può negare che l'Italia abbia costruito sul protagonismo territoriale la pista del suo sviluppo. Per questo oggi uno sguardo attento alla sfera delle autonomie e in particolare alla dimensione delle regioni è una scelta obbligata. Questo agile volume rivela come siamo in effetti davanti a una situazione estremamente differenziata: ci sono realtà amministrative efficienti e altre che ne sono la negazione. C'è una politica del governo centrale che però tratta tutti allo stesso modo, nonostante le evidenti differenze interne. Come si può uscire da un tale labirinto in cui ad essere premiati sembrano sempre i peggiori? Il saggio, oltre a un'analisi di dettaglio sui conti territoriali condotta insieme al Censis, mostra l'obiettivo di tracciare una possibile via d'uscita: è il governo a geometria variabile, che si fonda sullo scambio tra autonomia e responsabilità. Prefazione di Giuseppe De Rita.
How to make efficient the Italian regions? The welding between the current political and institutional sphere and delegitimization the fiscal crisis of the State is putting into question the architecture of our local government. The prevailing response, dictated by the emergency and the collective will to simplification, so far has been to bring power and responsibility at the heart of the system, without thoroughly assess as this is inconsistent with the history and the current affairs of the country. Yet there is no denying that Italy has built on the slope of its development role. This is why today a careful look to the sphere of autonomy and in particular to the size of the regions is the only choice. This agile volume reveals how we are actually facing a situation extremely differentiated: there are efficient administrative and other realities that are negative. There is a policy of the Central Government but which treats everyone equally, despite the obvious internal differences. How you can get out of such a labyrinth in which to be honorees always seem the worst? The essay, as well as a detailed analysis on territorial accounts conducted together with the Censis, show the aim to chart a possible way out: is the Government with variable geometry, which is based on the exchange between autonomy and responsibility. Preface by Giuseppe De Rita.