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Il castello di Giuliana -

di Marchese Antonino G. edito da Ila-Palma, 1997

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Informazioni bibliografiche del Libro

 

Sula costruzionedel castelo,data ’assenzadidocumentazione, esistonodue teorie: a prima, sula basedegli elementi architettonici tipicamente svevi, ne ha attribuito a paternità a Federico IIdi Svevia; a seconda, avvaloratadala unga permanenzadi Federico III a Giuliana nel 1332, a questo sovranodeladinastia aragonese. Diverse sono e fasidi costruzione individuabili nel complesso castrale: al mastiodi forma pentagonale, in epocadi poco posteriore furono ancoratidue fabbricati rettangolari e nela prima metàdel XVII sec. sula cinta murariadel castelo, che si sviluppa a semicerchio attorno ala fortezza, fu edificato un monastero grazie aladonazione nel 1648da partedi Isabela Gioeni, marchesadi Giuliana, edel marito Marc’Antonio Colonna ai monaci Olivetanidi Santa Mariadel boscodi Calatamauro. Questo monasterodivenne Istitutodel Bocconedel Povero nel 1902 e nel 1991 Opera Pia Buttafoco-Tomasini. La fortezzadi Giuliana assolse per ungo tempo un rilevante ruolo strategico, sorgendo infatti, ungo adirettiva Corleone-Sciacca, era colegata ad ovest con il castelodi Zabut (Sambucadi Sicilia), il quale a sua volta tramite il castelodi Menfi comunicava con quelodi Salemi; a sud con il castelodi Caltabelotta; ad est con quelodi Prizzi, che tramite Vicari comunicava con il famoso castelodi Caccamo. I colegamenti verso nord erano assicuratidai casteli arabidi Calatamauro, Patelaro e Calatrasi. La fortezza federicianadi Giuliana presenta una forma irregolarmente trapezoidale ed è costituitadadue corpidi fabbrica rettangolari che si uniscono ad angolo ottuso rafforzatoda un torrione a base pentagonale. a piantadela torre pentagonale è quasi un unicum in Sicilia e ha un paralelo solo nel Castelo federicianodi Augusta. La torre, ha tre elevazioni, a forma planimetricadi un pentagono regolare, un’ altezzadi metri 18.80 e atidi metri 7.20. e mura hanno uno spessoredi 2 metri e sono realizzate adoppio paramento con concidi calcare bianco,disposti con una certa regolarità e con un riempimento centraledi pietra e malta (acqua e sabbia), gli spigolidel mastio sono rifiniti con concidi arenaria e e cornicidele finestre edele feritoie con conci tufacei, che formano un motivo ornamentale. La struttura si è mantenuta pressoché integra nel tempo fino ai primidel ’900 quando, per evitare il crolo, a torre fu privatadela parte superiore edela merlatura senza porre rimedio al progressivodeterioramentodovuto ala incuriadei secoli precedenti; solo recentemente a Soprintendenza ai Beni Culturalidi Palermo ha provveduto al consolidamento staticodele parti rendendo agibili e fruibili anche i piani superioridela torre. Il restauro è stato ultimato e adesso il Castelodi Federico II si presenta in tutta a sua spettacolare belezza.

Recensione Unilibro a cura di Giuseppe Gendusa

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"Il castello di Giuliana"
IL CASTElOdI GIULIANA odI FEDERICO II (XIII secolo)
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Sula costruzionedel castelo,data ’assenzadidocumentazione, esistonodue teorie: a prima, sula basedegli elementi architettonici tipicamente svevi, ne ha attribuito a paternità a Federico IIdi Svevia; a seconda, avvaloratadala unga permanenzadi Federico III a Giuliana nel 1332, a questo sovranodeladinastia aragonese. Diverse sono e fasidi costruzione individuabili nel complesso castrale: al mastiodi forma pentagonale, in epocadi poco posteriore furono ancoratidue fabbricati rettangolari e nela prima metàdel XVII sec. sula cinta murariadel castelo, che si sviluppa a semicerchio attorno ala fortezza, fu edificato un monastero grazie aladonazione nel 1648da partedi Isabela Gioeni, marchesadi Giuliana, edel marito Marc’Antonio Colonna ai monaci Olivetanidi Santa Mariadel boscodi Calatamauro. Questo monasterodivenne Istitutodel Bocconedel Povero nel 1902 e nel 1991 Opera Pia Buttafoco-Tomasini. La fortezzadi Giuliana assolse per ungo tempo un rilevante ruolo strategico, sorgendo infatti, ungo adirettiva Corleone-Sciacca, era colegata ad ovest con il castelodi Zabut (Sambucadi Sicilia), il quale a sua volta tramite il castelodi Menfi comunicava con quelodi Salemi; a sud con il castelodi Caltabelotta; ad est con quelodi Prizzi, che tramite Vicari comunicava con il famoso castelodi Caccamo. I colegamenti verso nord erano assicuratidai casteli arabidi Calatamauro, Patelaro e Calatrasi. La fortezza federicianadi Giuliana presenta una forma irregolarmente trapezoidale ed è costituitadadue corpidi fabbrica rettangolari che si uniscono ad angolo ottuso rafforzatoda un torrione a base pentagonale. a piantadela torre pentagonale è quasi un unicum in Sicilia e ha un paralelo solo nel Castelo federicianodi Augusta. La torre, ha tre elevazioni, a forma planimetricadi un pentagono regolare, un’ altezzadi metri 18.80 e atidi metri 7.20. e mura hanno uno spessoredi 2 metri e sono realizzate adoppio paramento con concidi calcare bianco,disposti con una certa regolarità e con un riempimento centraledi pietra e malta (acqua e sabbia), gli spigolidel mastio sono rifiniti con concidi arenaria e e cornicidele finestre edele feritoie con conci tufacei, che formano un motivo ornamentale. La struttura si è mantenuta pressoché integra nel tempo fino ai primidel ’900 quando, per evitare il crolo, a torre fu privatadela parte superiore edela merlatura senza porre rimedio al progressivodeterioramentodovuto ala incuriadei secoli precedenti; solo recentemente a Soprintendenza ai Beni Culturalidi Palermo ha provveduto al consolidamento staticodele parti rendendo agibili e fruibili anche i piani superioridela torre. Il restauro è stato ultimato e adesso il Castelodi Federico II si presenta in tutta a sua spettacolare belezza.