A Milo. Lettere per una malata di Sla - 9788898019472

A Milo. Lettere per una malata di Sla: Questo libro scaturisce da una esperienza di dolore e di emozione senza uguali e dal desiderio di trovare una sorta di condivisione e di consolazione almeno interiore. È di fatto il diario scritto nella forma di una corrispondenza indirizzata a un amico immaginario, Milo, un interlocutore ideale con il quale il dialogo è intenso ma solo a distanza. L'autore scopre che Isabella, la moglie da lui tanto amata, è affetta da una malattia che all'inizio lui considera, da profano, una forma di Alzheimer ma che si rivela presto essere ben più terribile. Isabella infatti è affetta da sla, da sclerosi laterale amiotrofìca, un male progressivo per il quale non ci sono cure che, nel giro di poco tempo, compromette la fonazione, la deambulazione e, alla fine, la capacità respiratoria. Arnaldo si trova, a fronte dell'impotenza della medicina ufficiale, a confrontarsi con questa terribile realtà. Da una parte vuole sostenere la moglie, che non sembra consapevole del male che l'affligge e continua, nei limiti del possibile, a svolgere la sua attività di studiosa, dall'altra vive angosciosamente, da solo, il senso di sconfitta che lo tormenta. A Milo Arnaldo pone gli interrogativi ai quali non sa dare risposta.
This book is the result of a unique experience of pain and emotion and the desire to find some sort of sharing and consolation at least Interior. Is the diary written in the form of a correspondence addressed to an imaginary friend, Milo, an ideal partner with whom dialogue is intense but only at a distance. The author discovers that Isabel, the wife he dearly loved, is suffering from a disease that at first he regarded, from profane, a form of Alzheimer's but who turns out to be far more terrible. Isabella indeed suffers from ALS, from amiotrof??ca lateral sclerosis, a progressive evil for which there is no cure that, within a short time, affect speech, walking and eventually respiratory capacity. Arnaldo is located, in the face of the impotence of official medicine, to confront this terrible reality. One side wants to support his wife, who doesn't seem aware of the evil that plagues and continues, to the extent possible, to carry out his work as a scholar, the other lives agonisingly, by itself, the sense of defeat that torments him. Milo Arnaldo poses the questions to which you don't know answer.