La villa Bonaparte a Porto San Giorgio. I disegni di Ireneo Aleandri - 9788879694322

La villa Bonaparte a Porto San Giorgio. I disegni di Ireneo Aleandri: L'occasione del restauro del fondo dei disegni di proprietà della benemerita Società Operaia "Giuseppe Garibaldi" di Porto San Giorgio, sovvenzionato dalla Regione Marche, ha ricollocato sotto i riflettori uno dei segni territoriali più originali dal lascito d ella pur breve ma incisiva dominazione in terra marchigiana. Incisiva soprattutto per le illuminate novità indotte nella sonnolenta gestione amministrativa dello Stato pontificio, riforme che prolungheranno i loro effetti razionalizzanti ben all'interno della Restaurazione; riforme che - vogliamo osservare - furono ampiamente ripagate con le vaste razzie di opere d'arte perpetrate dai francesi sui patrimoni ecclesiastici e patriziali, che presero la via su centinaia di carri verso Milano e Parigi, e solo in parte recuperati. La frequentazione del regale esule Girolamo Bonaparte a Fermo ed al suo Porto ospite del deferente patriziato locale e l'innamoramento della moglie Caterina per le bellezze naturali e paesaggistiche dei luoghi: "...Il paese è un incanto...", determinarono la decisione di edificare qui la sua Ville de Plaisir nelle Marche. Un occasionale monumento, seppur poco vissuto, che venne a rappresentare uno scampolo di vita privata parigina nel Piceno, progettato da un architetto come Ireneo Aleandri che certamente accolse le indicazioni ed i desiderata del napoleonide, producendo un unicum architetto - nico che ben venne ad inserirsi in quell'originale tassello della storia dell'architettura che a suo tempo individuammo e descrivemmo partendo proprio dall'opera dell'architetto settempedano e che definimmo
The occasion of the restoration of the fund of the drawings owned by the well-deserved "Giuseppe Garibaldi" Workers' Society of Porto San Giorgio, subsidized by the Marche Region, has relocated in the spotlight one of the most original territorial signs from the legacy of the small but incisive domination in Marche land. Incisive especially for the enlightened novelties induced in the sleepy administrative management of the papal state, reforms that will prolong their rationalizing effects well within the Restoration; reforms that - we want to observe - were largely repaid with the vast raids of works of art perpetrated by the French on ecclesiastical and patrician heritage, which took their way on hundreds of wagons to Milan and Paris, and only partially recovered. The attendance of the exiled royal Jerome Bonaparte in Fermo and his Port guest of the local patrician deferential and the love of his wife Caterina for the natural and scenic beauty of the places: "... The country is an enchantment...", determined by the decision to build his Ville de Plaisir in the Marches here. An occasional monument, albeit little lived, that came to represent a break of Parisian private life in Piceno, designed by an architect like Ireneo Aleandri who certainly accepted the indications and wishes of the Napoleonide, producing a unicum architect - nico that well came to fit into that original piece of the history of architecture that at the time we identified and described starting from the work of the architect settempedano and that we defined