Filosofia dell'immaginazione. Il linguaggio della pratica filosofica - 9788899392475

Filosofia dell'immaginazione. Il linguaggio della pratica filosofica: Giancarlo Marinelli e Ferdinando Testa lavorano ormai da anni, come consulenti filosofici, alla ricerca degli elementi comuni e fondanti della consulenza filosofica e della "pratica filosofica" e cioè di quella corrente della filosofia che sul finire del XX secolo ha inteso rimettere al centro dell'interesse del filosofo la quotidianità dei propri vissuti, delle proprie situazioni, delle idee in cui viviamo. Quella quotidianità che «in genere le persone lasciano passare senza considerare e senza godere di essa». Le parole messe tra virgolette sono di Schopenhauer e sono citate da Gerd Achenbach, il filosofo che per primo, negli anni Ottanta del secolo scorso, ha inteso riportare la filosofia a questo atteggiamento che sa scoprire nel qui e ora della propria esistenza, della sua profondità, sorprendenti sconfinati paesaggi. Ebbene, il plesso di significati, che è individuato quando si parla di immaginazione e in particolare di filosofia dell'immaginazione, sembra agli autori la risposta migliore finora raggiunta alla domanda intorno agli elementi comuni tra le diverse forme di pratica filosofica diffuse nel mondo.
Giancarlo Marinelli and Ferdinando Testa have been working for years, as philosophical advisers, in the search for the common elements and founding of philosophical consultancy and of the "philosophical practice" and that is the current one of philosophy that at the end of the TWENTIETH century has Intended to put at the center of the philosopher's interest the daily life of his experiences, his situations, the ideas in which we live. That everyday that "people generally let go without considering and without enjoying it." The words put in quotation marks are by Schopenhauer and are quoted by Gerd Achenbach, the philosopher who first, in the Eighties of the last century, intended to bring back philosophy to this attitude that he knows to discover in the here and now of his own existence, of his Depths, startling bounded landscapes. Well, the plexus of meanings, which is singled out when it comes to the imagination and in particular of the philosophy of the imagination, seems to the authors the best answer so far reached to the question around the common elements between the different forms of practice Philosophical widespread in the world.