Monumenti senza tempo. La pietra, dai dolmen alle masserie. Nuova ediz. - 9788896711798

Monumenti senza tempo. La pietra, dai dolmen alle masserie. Nuova ediz.: Il rispetto per la Natura, l'ammirazione del paesaggio, la passione per la fotografia (scrigno di emozioni), lo stupore originato dalla contemplazione della Bellezza della pietra, in tutte le sue forme, una ricerca panica di immedesimazione con gli elementi naturali: sono queste le motivazioni che hanno dato origine ad una pubblicazione diversa da tante altre sul tema dell'architettura rurale. Questo lavoro è la storia di un amore intrecciato, da oltre cinquanta anni, con questo territorio: mezzo secolo di escursioni, vagabondaggi, osservazioni, fotografie, riflessioni, schizzi e disegni, visite guidate, diatapes, articoli su giornali e riviste specializzate, conferenze, quadri, sculture. Alla continua ricerca di un contatto fisico con la pietra, anima della civiltà, per carpirne il mistero, la sua essenza; con la roccia, fredda e levigata sotto le mani; con i trulli abbandonati, nel tentativo di immaginarne la presenza umana. In questo paesaggio agrario, costruito dall'uomo, si accavallano e fondono storia e geografia, economia e antropologia, antica toponomastica, problemi sociali e devozione religiosa, archeologia, architettura e pittura, scultura.
Respect for Nature, the admiration of the landscape, the passion for photography (treasure chest of emotions), the amazement that originated from the contemplation of the Beauty of stone, in all its forms, a panicked search for empathy with the natural elements: these are the motivations that have given rise to a publication different from many others on the theme of rural architecture. This work is the story of a love intertwined, for over fifty years, with this territory: half a century of excursions, wanderings, observations, photographs, reflections, sketches and drawings, guided tours, diatapes, articles in specialized newspapers and magazines, conferences, paintings, sculptures. In the constant search for physical contact with the stone, the soul of civilization, to grasp its mystery, its essence; with the rock, cold and smoothed under his hands; with the abandoned trulli, in an attempt to imagine their human presence. In this agrarian landscape, built by man, history and geography, economics and anthropology, ancient topomastics, social problems and religious devotion, archaeology, architecture and painting, sculpture are stacked and blended.