Dalla Madonna del parto alla nascita di Venere. Prospettiva, eliocentrismo e scoperta del nuovo mondo - 9788879708951

Dalla Madonna del parto alla nascita di Venere. Prospettiva, eliocentrismo e scoperta del nuovo mondo: «Ogni studio richiede un diverso grado di attenzione e non tutti gli studi offrono possibilità di nuove acquisizioni. Quello che il lettore ha qui nelle mani è, invece, un pezzo emozionante davvero, che getta luce sulla piena comprensione dell'irripetibile civiltà del Rinascimento. Si iniziano a svelare segreti al soffio di un nuovo afflato culturale. Trattasi delle straordinarie conoscenze geografiche dei nostri antenati che, esperiti nelle lettere, nelle arti e nelle scienze, avevano contatti con le civiltà di tutto il mondo. Sono qui illustrati i risultati di un attento esame sull'emisfero celeste dipinto oltre 500 anni or sono nella Sagrestia Vecchia di San Lorenzo a Firenze - con il gemello più tardo della Cappella Pazzi in Santa Croce - raffigurante il cielo del 4 luglio 1442 alle ore 10,30. In una mappa del cielo data e luogo di osservazione sono sempre fortemente collegati tra loro e appare ormai scontato che i "grandi" del XV secolo potessero usare riferimenti tempo-data per indicare le coordinate geografiche - latitudine e longitudine - di un luogo. E questo cielo rivela un codice di simboli condiviso da altri artisti del Rinascimento, in primis Botticelli e Ghirlandaio. È l'opera di Piero della Francesca, comunque, che ha condotto l'autrice dritta al cielo stellato di San Lorenzo, più precisamente attraverso l'interpretazione della sua pittura più enigmatica: la Flagellazione, una sorta di "decriptatore'; una tavola che mette in relazione tutta l'opera del suo artefice e la produzione culturale del periodo. Firenze, nel XV secolo, costituiva il pilastro dei rappo
' Each study requires a different degree of attention and not all studies offer possibilities for new acquisitions. What the reader has here in his hands is, instead, an exciting piece really, that sheds light on the full understanding of the unrepeatable civilization of the Renaissance. You begin to unravel secrets to the breath of a new cultural breath. This is the extraordinary geographic knowledge of our ancestors who, experienced in letters, arts and sciences, had contacts with civilizations all over the world. Here are illustrated the results of a careful examination of the celestial hemisphere painted over 500 years ago in the old sacristy of San Lorenzo in Florence-with the later twin of the Pazzi Chapel in Santa Croce-depicting the sky of 4 July 1442 at 10.30. In A map of the sky date and place of observation are always strongly connected with each other and it seems now assumed that the "great" of the XV century could use time-date references to indicate the geographical coordinates-latitude and longitude-of a place. And this sky reveals a code of symbols shared by other artists of the Renaissance, primarily Botticelli and Ghirlandaio. It is the work of Piero della Francesca, however, who led the author straight to the Starry sky of San Lorenzo, more precisely through the interpretation of his most enigmatic painting: The Flagellation, a sort of "decriptatore"; A table that relates all the work of its maker and the cultural production of the period. Florence, in the fifteenth century, constituted the pillar of the Rappo