Gastromania - 9788845277757

Gastromania: "Che cos'è la gastromania? Presto detto: la fregola per il cibo, la cucina, il gusto, la buona tavola. La mania della gastronomia. Oggi l'alimentazione ha oltrepassato [...] la sfera, pur ampia, che le è stata propria per lungo tempo [...] e ha invaso ogni altra dimensione della nostra esistenza, individuale e collettiva. Mangiamo, beviamo, gustiamo e degustiamo, assaggiamo, assaporiamo, sbafiamo, centelliniamo, apprezziamo, gozzovigliamo, ma anche e soprattutto ne parliamo, descriviamo tutto ciò, lo raccontiamo, commentiamo, giudichiamo, rappresentiamo, fotografiamo e filmiamo e condividiamo, immaginiamo, sognamo, in un vortice dove l'esperienza del cibo e il discorso su di essa si fanno un'unica cosa: gastromania, appunto. [...] La smania è collettiva, prende tutto e tutti, ed è forse arrivato il momento di fermarsi a riflettere, raccogliere le idee, catalogare le emozioni, suggerire possibili spiegazioni e vie d'uscita. Così, l'ipotesi che provo a discutere in questo libro è che la gastromania non sia soltanto una moda che, come tutte le mode, sarà presto fuori moda. Si tratta di un fenomeno sociale più ampio e complesso su cui, appunto, ragionare. [...] Il percorso del libro non ha un punto di partenza e uno di arrivo, ma serpeggia fra temi e problemi di varia natura, provando a prendersi gioco dei toni troppo seriosi e considerando con attenzione quelli frivoli e scanzonati." (Gianfranco Marrone)
"What is gastromania? Simply said: the fregola to the food, cooking, taste, good food. The craze of gastronomy. Today the power crossed [...] the ball while wide, that has been their for a long time [...] and invaded every other dimension of our individual and collective existence. Eat, drink, enjoy and we taste, we taste, we taste, sbafiamo, centelliniamo, gozzovigliamo, appreciate, but also and above all we talk about, we describe everything, I tell you, we comment, we judge, we represent, we photograph and film and we share, we imagine, dream, into a vortex where the experience of the food and the discourse on it you do one thing: gastromania. [...] The urge is collective, takes everything and everyone, and it is perhaps time to pause and reflect, collect your thoughts, categorizing emotions, suggest possible explanations and ways out. Thus, the hypothesis I try to argue in this book is that the gastromania is not only a fashion that, like all fashions, will soon be out of date. This is a wider and more complex social phenomenon that, in fact, reasoning. [...] The location of the book doesn't have a point of departure and arrival, but one meanders between themes and problems of various kinds, trying to make fun of the tones too dire and considering carefully those frivolous and light-hearted. " (Michael Brown)