Haec religionis ergo, haec libertatis ergo. La teologia politica orangista nel XVII secolo - 9788849138986

Haec religionis ergo, haec libertatis ergo. La teologia politica orangista nel XVII secolo: Nel XVII secolo la "anomalia olandese" si declina attraverso il violento conflitto interno tra la fazione dei cosi? detti Regenten e quella dei seguaci dei principi di Orange. Lo stadholderato, in continuo equilibrio dinamico tra dimensione magistratuale e ipotesi dinastica, costituisce il fulcro del dibattito e della lotta politica che per decenni dividono trasversalmente le Province Unite. Gruppi sociali, economici e politici si costituiscono e si disaggregano intorno ai due opposti centri di potere senza una prefinizione costante di ruoli e di obbiettivi. Si può invece seguire secondo una filogenesi di medio periodo abbastanza riconoscibile la funzione di supporto della casa d'Orange svolta dalla maggioranza degli esponenti della Chiesa calvinista dalle cui fila proviene una gran parte dei docenti dell'Università di Leiden. Dalla loro opera intellettuale il "partito orangista" finirà per trarre una elaborata e complessa teologia politica che abbraccia sempre più vaste tematiche, a partire da quelle teologiche sulle questioni che hanno contrassegnato i lavori della Sinodo di Dort. I rapporti di parentela con il casato degli Stuart e, con essi, la guerra civile inglese, il governo di Cromwell, l'esilio di Carlo II diventano altrettanti "passaggi obbligati" che costringono teologi ed intellettuali orangisti a confrontarsi con tematiche solo in apparenza remote rispetto al panorama politico olandese.
In the 17th century the "anomaly" is available through the violent internal conflict between the faction of that? called Regenten and between the followers of the Princes of Orange. The ever-dynamic balance between stadholderato dimension of magistrates and dynastic hypothesis, forms the centerpiece of debate and political struggle that for decades divided across the Provinces. Social, economic and political groups are formed and disaggregate around two opposing centers of power without a constant prefinizione of roles and objectives. You can instead follow according to a medium-term phylogeny quite recognizable the helper function of the House of Orange held by the majority of members of the Calvinist Church from whose ranks came a large number of professors of the University of Leiden. From their intellectual work on "Orange party" will eventually take an elaborate and complex political theology that embraces wider and wider theological issues, starting with those on issues that have marked the work of the Synod of Dort. The family ties with the House of Stuart and, with them, the English civil war, the Government of Cromwell, the exile of Charles II become so many "chute way" that force theologians and intellectuals orangists to confront issues only superficially remote compared to the Dutch political landscape.