Robespierre. Dal tribunale al Terrore: successi, esitazioni e fallimenti dell'incorruttibile, anima o enigma della Rivoluzione - 9788869732645

Robespierre. Dal tribunale al Terrore: successi, esitazioni e fallimenti dell'incorruttibile, anima o enigma della Rivoluzione: La tesi che questa nuova biografia sposa, ciò che la rende originale e di grande spessore storico, è il rifiuto di un certo approccio psicologizzante 'emotivo' e sensazionalista che ha caratterizzato la critica recente. L'autore ci accompagna lungo l'evoluzione dell'uomo, nel rapporto con i suoi pari e i suoi rivali, quelli che hanno condiviso con lui le stesse esperienze: un'infanzia difficile, un'adolescenza dedita allo studio, la precoce scalata sociale, mondana e letteraria. Attraverso le molteplici e successive prese di posizione politica, anche quelle considerate minoritarie, emerge l'antagonismo con i vari Danton, Marat, Sant-Just, in una perenne altalena che gli impedisce di esercitare una qualsiasi magistratura suprema. Quando infine sembra riuscire ad accedervi, viene giudicato e condannato come criminale dai suoi colleghi, il 9 Termidoro 1794. Come sappiamo, nessuna strada di Parigi porta il nome di Robespierre, passato alla storia come l'archetipo del mostro. Senza assolverlo né condannarlo Jean-Clément Martin spiega che tale reputazione fu costruita ad arte dai termidoriani, che dopo averlo sconfitto si vollero affrancare dal loro ruolo nella violenza di Stato. Il 10 e l'11 Termidoro che videro l'esecuzione di Robespierre, Couthon, Saint-Just e circa altri 100 personaggi, servono in realtà a denunciare l'"incorruttibile" come il solo responsabile del Terrore. Questa accusa ha riscritto la storia della rivoluzione ed è ancora la versione dei fatti più accreditata. L'autore smonta uno ad uno - dal punto di vista storico - i miti e la leggenda che circondano il pe
The thesis that this new biography bride, what makes it original and historic heavy-gauge, is the refusal of some emotional ' and psicologizzante ' sensationalist approach that has characterized the recent criticism. The author takes us along the evolution of man, in the relationship with his peers and his rivals, those who shared with him the same experiences: a difficult childhood, adolescence dedicated to the study, the early social climbing, socialite and writer. Through the multiple and successive political stances, even those considered minority languages, emerges the antagonism with various Danton, Marat, Sant-Just, in a perennial swing that prevents him from exercising any judiciary Supreme. When finally seems to be able to access it, is judged and condemned as a criminal by his colleagues, the 9 Thermidor 1794. As we know, no street in Paris is named after Robespierre, known to history as the archetype of the monster. Without acquit him nor condemn Jean-Cl??ment Martin explains that this reputation was built to last, which art from after defeating him you wanted to fasten by their role in the violence. On 10 and 11 Thermidor who saw the execution of Robespierre, Couthon, Saint-just and about another 100 characters, actually serve to denounce the "incorruptible" as solely responsible for the terror. This accusation has rewritten the history of the revolution and is still the most accepted version of events. The author debunks one by one--from a historical point of view-the myths and legends surrounding the pe