La vita quotidiana nell'Italia meridionale al tempo dei Normanni - 9788817108423

La vita quotidiana nell'Italia meridionale al tempo dei Normanni: Chi sono quegli invasori che le fonti chiamano talvolta normanni talvolta franchi e che, attirati dalle bellezze e dalle ricchezze del nostro Paese, con la loro irruzione hanno segnato profondamente il destino del Mezzogiorno d'Italia, dagli Abruzzi fino alla Calabria e alla Sicilia? Definiti dai cronisti del tempo "avidi di rapina, smodati e invadenti", questi avventurieri tuttavia si rivelano culturalmente raffinati, costruiscono nella loro nuova patria eleganti castelli e cattedrali, e danno vita a un ordinato organismo politico, militare ed economico. Fra le pagine impariamo a conoscerne l'organizzazione statale, ma anche la vita di ogni giorno, fra ricche corti abitate da baroni e cavalieri amanti della caccia e della guerra - ma anche da intellettuali provenienti dal lontano Oriente - e contadini e artigiani italiani, bizantini, arabi. Ne risulta così un mosaico etnico senza pari, un sorprendente intreccio di popoli, lingue e tradizioni diversi, e un modello di integrazione culturale avanzatissimo, che ha contribuito a donare all'Italia meridionale quell'eterogeneità, quella vivacità e quella ricchezza che la rendono ancora oggi una realtà unica.
Who are those invaders that sources call sometimes Normans sometimes francs and that, attracted by the beauty and riches of our country, with their break-in marked deeply the fate of southern Italy, from Abruzzi to the Calabria and to Sicily? Defined by historians "greedy for robbery, excessive and intrusive", however, proved culturally refined these adventurers, they build into their new homeland elegant castles and cathedrals, and create a tidy political body, military and economical. Between the pages we learn to know the State Organization, but also the everyday life, between short inhabited by rich barons and Knights lovers of hunting and war-but also by intellectuals from the far East-and farmers and artisans, Byzantines, Arabs. The result is an ethnic mosaic, a surprising blend of different peoples, languages and traditions, and a model of cultural integration State, which helped give the southern Italy that heterogeneity, that liveliness and that wealth that makes it still a unique reality.