Le forme del sacro. La performance del rito romano - 9788869820304

Le forme del sacro. La performance del rito romano: Lo studio di Luigi Martinelli si inserisce idealmente nella discussione sulle forme del rito romano, sviluppatasi nella chiesa cattolica in seguito alla pubblicazione del motu proprio Summorum Pontificum di Benedetto XVI. Lo fa cercando di inquadrare la questione in un'ottica nuova e originale, vale a dire applicando allo studio delle forme del rito cattolico gli strumenti di analisi messi a punto da Victor Turner e Richard Schechner nel campo dell'antropologia della performance. Qualsiasi forma di rito, infatti, è anche "performance", vale a dire azione concertata di natura relazionale in un contesto comunitario. Per questo motivo, proprio uno studio degli aspetti performativi di un rito può contribuire ad indagarne a fondo l'efficacia, in relazione ai presupposti e agli obiettivi dichiarati. Nel caso specifico, per motivi storici, l'indagine si svolge operando un confronto sinottico tra la forma straordinaria e quella ordinaria del rito romano, nell'intento di evidenziare elementi di continuità e discontinuità tra le due forme, e punti di forza e criticità di ognuna di esse.
The study by Luigi Martinelli fits ideally into the discussion on the forms of the Roman Rite, which developed in the Catholic Church following the publication of the motu proprio Summorum Pontificum of Pope Benedict XVI. It does trying to frame the issue in a new and original way, namely by applying the study of forms of Catholic analysis tools developed by Victor Turner and Richard Schechner in the field of anthropology of performance. Any form of ritual, in fact, is also "performance", namely concerted action of relational nature in a community context. For this reason, a study of the performative aspects of a ritual can help to investigate thoroughly the effectiveness, in relation to the conditions and to the stated objectives. In this case, for historical reasons, the survey is conducted by operating a synoptic comparison of the ordinary and extraordinary form of the Roman Rite, with the aim of highlighting elements of continuity and discontinuity between the two forms, and strengths and weaknesses of each.