I giorni dell'uomo - 9788875474935

I giorni dell'uomo: "I vigili lo issarono a forza sul mezzo, consegnandogli la chiave di casa, dopo aver richiuso accuratamente la porta e le sue ultime speranze di restare. Lui scoppiò in un pianto silenzioso, mentre i muri sparivano dietro agli alberi e Giulia gli prendeva una mano, accarezzandola intensamente come aveva già fatto quando scoprirono quella reggia". In questi racconti, Sergio Martini affronta il tema della perdita del filo che lega un uomo al passato e al difficile percorso per rinascere. Senza giudicare e senza dover necessariamente mescolarsi, accettare, condividere. Immigrati e piccoli asiatici sfruttati, rom e tossicodipendenti sradicati, si mescolano in un quadro che ricorda l'Hazel di Vicolo Cannery, o gli sconfitti di Furore. L'autore ci porta per mano tra il fetore delle stazioni ferroviarie e degli accampamenti. Tanto delinquenti e beoni, quanto virtuosi e santi. Semplicemente uomini in cammino, nei loro giorni peggiori, alla luce della speranza di albe migliori.
"The fighters hoisted in the Middle, handing him the key to the House, after closing the door and its last hopes to stay. He burst into a cry silent, while the walls disappeared behind the trees and Julia took a hand, caressing him intently as he had done when they discovered that the Palace ". In these stories, Sergio Martini addresses the issue of the loss of the thread that binds a man to the past and the difficult path to be reborn. Without judging and without necessarily having to mingle, accept, share. Asian immigrants and little exploited, rom and uprooted addicts, mingle in a picture that recalls the Hazel of Cannery Row, or the losers of fury. The author takes us by the hand among the stench of railway stations and of the camps. Both offenders and Bahr, as virtuous and Holy. Just men on the way, in their worst days, the light of hope of sunrises better.