Giamblico. «De anima». I frammenti, la dottrina - 9788867411603

Giamblico. «De anima». I frammenti, la dottrina: Negli ultimi anni l'attenzione degli studiosi verso la figura e l'opera di Giamblico è aumentata e si è dato risalto al suo pensiero nella storia della scuola platonica. Un'opera tuttavia rimane ancora poco studiata: il De Anima. Conservata solo in frammenti nell'antologia di Stobeo, essa si rivela centrale per la conoscenza degli sviluppi del platonismo alla fine dell'antichità. Mentre per Plotino l'anima dell'uomo ha in sé un'innata capacità di vivere la vita stessa del mondo intelligibile e la riscoperta nella nostra anima di questa vita intelligibile latente ma reale è il fine della filosofia, per Giamblico e per i platonici che seguiranno le sue dottrine l'anima umana è rinchiusa nel cosmo. Pur essendo una sostanza spirituale e incorruttibile, essa non può elevarsi da sola verso il mondo intelligibile, che rimane al di fuori della sua portata e al quale può giungere solo per l'azione salvifica degli dei. I termini di questo lontano dibattito che appassionò i platonici alla fine dell'antichità ci sono forse estranei, ma le implicazioni per la storia della filosofia sono rilevanti: la descrizione aristotelica dell'anima umana come inevitabilmente legata all'individuo di cui è l'atto vivificatore entrerà da Giamblico in poi a far parte della dottrina delle scuole neoplatoniche. Questo libro offre in primo luogo una ricostruzione accurata della figura di Giamblico, inquadrandola nel contesto storico e culturale che fu il suo, quel IV secolo che fa da spartiacque fra due mondi.
In recent years, the scholarly attention to the figure and work of Iamblichus has increased and has emphasized to his thinking in school history. An artwork however still remains little studied: De Anima. Only in fragments preserved in Stobaeus, anthology, it is central to understanding developments in Platonism at the end of antiquity. Whereas Plotinus the soul of man has an innate capacity to live life itself intelligible world and the rediscovery in our soul of this latent but real life intelligible is the end of philosophy, Iamblichus and the Platonists who follow its doctrines the human soul is locked up in the cosmos. Despite being a spiritual and incorruptible substance, it cannot rise alone towards the intelligible world, that remains outside its scope and which can only come to the saving action of the gods. The terms of this debate was far the Platonists in late Antiquity there are perhaps unrelated, but the implications for the history of philosophy are relevant: the Aristotelian description of the human soul as inevitably linked to the individual referred is the Act comes from germinating Iamblichus onwards to be neoplatonic school doctrine. This book provides first an accurate reconstruction of the figure of Iamblichus, framing it in historical and cultural context that was his, the fourth century that serves as a dividing line between two worlds.