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Tappeti estremi. Da Timbuctù all'arte contemporanea. Ediz. multilingue - 9788897677246
di Enrico Mascelloni Federico Picari edito da Prinp Editoria d'Arte 2.0, 2013
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Tappeti estremi. Da Timbuctù all'arte contemporanea. Ediz. multilingue
- Autori : Enrico Mascelloni Federico Picari
- Editore: Prinp Editoria d'Arte 2.0
- Data di Pubblicazione: 2013
- Genere: disegno, arti decorative e minori
- Argomento : Tappeti
- Pagine: 176
- ISBN-10: 889767724X
- ISBN-13: 9788897677246
Tappeti estremi. Da Timbuctù all'arte contemporanea. Ediz. multilingue: Già quintessenza della visualità orientale, il tappeto è stato per secoli il punto di massima eccellenza tecnica di molte civiltà asiatiche. In particolare negli ultimi decenni sono avvenute delle novità sconvolgenti, che il volume indaga presentando i manufatti più rappresentativi, e spesso inediti in occidente, di svariate tipologie: dai tappeti di guerra afghani, in cui kalashnikov e missili hanno sostituito i motivi tradizionali, ai tappeti modernisti cinesi, destinati alla clientela metropolitana di città costiere come la Shangai degli anni '20 e '30, ma realizzati nelle immense aree tribali della Cina; dai grandi feltri realizzati in Asia Centrale, in particolare nella sua parte già sovietica come in Uzbekistan, Turkmenistan e Kirgizistan, al Sahara africano, di cui viene presentata una serie di superbe "Nattes Mauritaniennes", in realtà enormi "stuoie" non soltanto realizzate dai Mauri ma anche e forse soprattutto dai Tuaregh, in un'area immensa che spazia dalla costa atlantica della Mauritania sino al Mali e al Niger.
Already the quintessence of Visuality carpet was for centuries the point of maximum technical excellence of many Asian civilizations. Particularly distressing news occurred over recent decades, the volume explores the most representative artifacts, and often unpublished in the West, various types: war rugs from Afghanistan, where kalashnikov and missiles have replaced traditional reasons, Chinese modernist rugs, intended for coastal cities such as Shanghai urban clientele degli anni ' 20 and ' 30 but made in the vast tribal areas of China; from large felts made in Central Asia, particularly in its part already in Uzbekistan, Turkmenistan and Kyrgyzstan, Soviet as the Sahara of Africa, of which presents a series of superb "Nattes Mauritaniennes" enormous "mats" not only made by Mauri but also and perhaps above all by Tuaregh, in a huge area stretching from the Atlantic coast of Mauritania until Mali and Niger.
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