Privati dell'acqua? Tra bene comune e mercato - 9788815146526

Privati dell'acqua? Tra bene comune e mercato: II nostro sistema idrico è superato, manca di pezzi importanti e fornisce complessivamente un servizio inferiore rispetto alle aspettative di un paese moderno, evoluto e benestante quale l'Italia si vanta di essere. È un sistema pieno di buchi, il nostro. Buchi nei tubi, ma soprattutto buchi nei bilanci da cui dovremmo attingere le risorse necessarie. Se non vogliamo che a essere "privati dell'acqua" siano i nostri figli e nipoti, il settore idrico deve mobilitare risorse importanti, che la fiscalità non può mettere a disposizione, e che vanno perciò ricercate sul mercato. Questo evidentemente non deve andare a pregiudizio dell'universalità dell'accesso al servizio, né farci dimenticare che l'acqua è un bene primario a cui tutti hanno diritto. Si può fare, e l'esperienza di tanti altri paesi ce lo dimostra; ma occorre sfuggire alla faciloneria, alla retorica, all'ideologia, alla ricerca di scorciatoie, alle molte trappole che il buon senso comune dissemina sulla nostra strada.
Our water system is outdated, lacks important pieces and provides an overall service lower than expectations of a modern, advanced and prosperous country such as Italy prides itself on being. And a system full of holes, our. Holes in the pipes, but above all holes in the balance sheets where we should draw the necessary resources. If we do not want to be "deprived of water" are our children and grandchildren, the water sector must mobilise important resources, that taxation cannot be offered and that should therefore be sought after in the market. This obviously should not be at the detriment of universality of access to the service, nor lead us to forget that water is a primary resource to which everyone is entitled. It can be done, and the experience of many other countries proves it; but you must escape the laziness, the rhetoric, the ideology, looking for shortcuts to the many traps that common sense spreads on our way.