Invidio il vento - 9788863968415

Invidio il vento: Una sorta di percorso, epifanico e dialettico, volto all'ascolto di quella parte tacita ma non sempre consenziente del nostro Io interiore che assembla parole, ricordi, sensazioni e li catapulta nel vivere quotidiano nascondendo le nostre nudità emozionali a occhi indiscreti. Il poeta viaggia, con esiti ed effetti di notevole suggestione, entro uno spazio sensoriale quasi senza confini, reclamando a sé la sua cifra di dolore e meditazione e forza, di bagaglio sentimentale nel duro viaggio quotidiano, di accensioni, cadute e nuove ascese, di abissi e paradisi. E ci offre tramite la piana, e pur piena, potenza del suo versificare un'interpretazione esistenziale che ha un misterico sapore agrodolce. Invidio il vento è quasi una dichiarazione programmatica, indagine dei casi e delle cose che creiamo e in cui capitiamo, del caos in cui siamo gettati e dell'armonia che sempre tentiamo di recuperare, con la scrittura poetica quale prezioso viatico. Non basta lo spettro della razionalità per gestire le relazioni, l'eterno conflitto, fra il sublime e il terribile, che l'amore, in ogni sua declinazione, rappresenta ed è maschera, totem. Le vite degli altri ci sfiorano ogni giorno e lasciano tracce di dolore su una pelle sensibile. Voci nel dramma che ogni dì ci investe e riveste. Voci che abbiamo a un certo punto smesso di ascoltare, confinandole nella dimenticanza. Ma infine è la capacità di amare che dà un senso e ci può salvare, per sempre.
A kind of path, epiphanic and dialectic, aimed at listening to that part of the tacit but not always willing our inner self that assembles words, memories, sensations and catapult them in everyday life by hiding our emotional nudity to prying eyes. The poet travels, with results and effects of considerable charm, within a space without borders, claiming almost sensory his figure of grief and emotional baggage in meditation and daily strength, hard, ignitions, falls and new ascended, abysses and paradises. And offers us through the plain, and even full, power of his existential interpretation that diversification has a mystery sweet and sour flavor. I envy the wind is almost a mission statement, investigation of cases and the things we make and where to drop, chaos we tossed and harmony that always we try to recover, with the poetic writing as a precious omen. Not just the specter of rationality to manage relationships, the eternal conflict between the sublime and terrible, that love, in all its declination, represents and masks, totem. Other people's lives we touch every day and leave a trace of pain on a sensitive skin. Voices in the drama that each tell us it is. Items that we at some point stopped listening, confining them into oblivion. But finally it is the ability to love that gives meaning and can save us, forever.