L'esercito delle cose inutili - 9788806230272

L'esercito delle cose inutili: "Insomma, quel mattino di novembre, mentre andavo a zonzo nel vuoto da non so quanto tempo, succede che io incontro questo tale. E vi posso dire che, accidenti, se prendevo a destra anziché a sinistra non lo avrei incontrato. Quindi? Quindi tutto questo deve pur significare qualcosa. Ho preso a sinistra ed è stato tutto quel che è stato, questa benedetta storia che adesso vi racconto". È da qui che prende avvio il romanzo, per trascinarci presto in un altrove abitato da asini, libri, funamboli, macinini da caffè, poeti, scollatori di francobolli e altre mirabolanti creature. E poi c'è Guglielmo, un ragazzino che scrive delle lettere sgangherate e bellissime da cui emerge a poco a poco la sua storia. E c'è qualcuno, Raimond, che raccoglie quelle parole e le trasforma in un'azione. Perché ciò che è vecchio, desueto, ai margini, eccentrico, può essere mosso da un'energia misteriosa e seguire strade poco battute, dove l'utile e l'inutile sanno ribaltarsi l'uno nell'altro e diventare, forse, una sostanza nuova.
"In short, that morning of November, on my way to saunter into the void by I don't know how long, it happens that I meet this guy. And I can tell you that, Gee, if I took a right instead of a left I met. Then? So this has to mean something. I took a left and it was everything I was, this blessed story which now I'll tell you. " It is from here that begins the novel, to drag us soon in another place inhabited by donkeys, books, tightrope walkers, coffee grinders, poets, periosteals of stamps and other amazing creatures. And then there is William, a boy who writes letters rickety and beautiful which show little by little his story. And there is someone, Raimond, collecting those words and turns them into an action. Because what is old, obsolete, margins, eccentric, can be moved by a mysterious energy and follow almost inaccessible roads, where the useful and the useless know toppling over one another and become, maybe, a new substance.