T'ho fregata n'antra vorta. Locuzione romanesca quanto mai confacente - 9788892362628

T'ho fregata n'antra vorta. Locuzione romanesca quanto mai confacente: Si sente, ogni tanto, una diceria secondo la quale, prima di morire - chi sa chi l'ha mai potuto raccontare - si veda scorrere in pochi attimi tutta la propria vita, in un vertiginoso replay. Figuriamoci cosa può rivedere, della propria vita - a parte il dover considerare se riuscirà o meno a scendere da quel tavolo, anche se non con le proprie gambe almeno vivo - qualcuno che per molto più di qualche attimo sia immobilizzato ma sveglio, parzialmente sedato ma cosciente, lucido (magari non del tutto) su un tavolo operatorio, mentre tutte le luci si abbassano frequentemente per consentire al chirurgo una più precisa visione sull'ampia parata di monitor che ha davanti a sé per poter capire dove e come agire. Troviamo il nostro protagonista proprio all'inizio di un simile viaggio nel passato. O nel proprio futuro: perché mai porre limiti...
You hear, every now and then, a rumor that, before you die - who knows who could ever tell it - you see it flowing in a few moments your whole life, in a dizzying replay. Let alone what he can see, of his own life - apart from having to consider whether or not he will be able to get off that table, even if not with his own legs at least alive - someone who for much more than a few moments is immobilized but awake, partially sedated but conscious, lucid (perhaps not entirely) on an operating table, while all the lights are lowered frequently to allow the surgeon a more precise view of the wide parade of monitors in front of him in order to understand where and how to act. We find our protagonist right at the beginning of a similar journey into the past. Or in your own future: why ever set limits...