Friedrich Nietzsche. Tentativo di labirinto - 9788807227073

Friedrich Nietzsche. Tentativo di labirinto: Avrebbe mai potuto Friedrich Nietzsche, il filosofo più influente nella contemporaneità, fare un'altra filosofia? Il Nietzsche dei manuali viene improvvidamente riassunto in formule, come se il superuomo, la volontà di potenza e l'eterno ritorno fossero concetti inequivocabili. In realtà il senso di quelle formule, esposto alle più diverse interpretazioni, rimane tutt'altro che trasparente e profondamente enigmatico. Contro il Nietzsche citato a vanvera, pronto a sostenere qualunque tesi, questo libro si domanda: e se invece Nietzsche non sostenesse alcuna tesi? Se il suo pensiero fosse per l'appunto l'esempio di un pensiero sperimentante, antidogmatico, antifanatico? E se ciò fosse dovuto innanzitutto al tratto estetico che lo caratterizza? L'ipotesi sconcertante e liberatoria che propone Susanna Mati, dunque, è che si debba congedare l'immagine del Nietzsche pensatore oracolare e soprattutto dottrinale. Infatti la filosofia intesa in questo senso, cioè come quell'antica forma di aspirazione al sapere connotata da un rapporto di possesso con la verità, è finita. Perciò l'opera di Nietzsche mira piuttosto a produrre un effetto estetico, come lo definisce Susanna Mati, quasi fosse una sorta di operazione artistica svolta sull'intero corpo della filosofia occidentale, qualcosa che chiede di essere attraversato e lasciato alle spalle, concludendosi in un grande, definitivo naufragio. Un libro strutturato secondo la forma del labirinto, che si confronta con i molteplici volti del grande filosofo, perché essere nietzschiani oggi significa smascherare anche il maestro che ci ha i
Could Friedrich Nietzsche, the most influential philosopher in the contemporary era, ever make another philosophy? The Nietzsche of the manuals is implausibly summed up in formulas, as if the superman, the will of power, and the eternal return were unequivocal concepts. In reality, the meaning of those formulas, exposed to the most diverse interpretations, remains far from transparent and deeply enigmatic. Against the Nietzsche quoted in vain, ready to support any thesis, this book asks itself: what if instead Nietzsche did not support any thesis? What if his thinking was precisely the example of an experimental, anti-dogmatic, anti-fanatic thought? What if this was primarily due to the aesthetic trait that characterizes it? The disconcerting and liberating hypothesis that Susanna Mati proposes, therefore, is that the image of the Nietzsche oral thinker and above all doctrinal should be dismissed. In fact, philosophy understood in this sense, that is, as that ancient form of aspiration to knowledge connoted by a relationship of possession with the truth, is over. Therefore Nietzsche's work aims rather to produce an aesthetic effect, as Susanna Mati calls it, as if it were a kind of artistic operation carried out on the entire body of Western philosophy, something that asks to be crossed and left to the shoulders, concluding in a great, definitive shipwreck. A book structured in the form of the labyrinth, which confronts the many faces of the great philosopher, because being nietzschiani today means unmasking even the master who has us the