Osvaldo Peruzzi. Catalogo generale. Ediz. illustrata - 9788837063061

Osvaldo Peruzzi. Catalogo generale. Ediz. illustrata: "Per accostare la figura dell'artista Osvaldo Peruzzi, della cui opera questo volume dà conto in completezza e autorevolmente, ben si può cominciare tratteggiando la Milano che si apre agli anni trenta e sempre più assomiglia al modello di città dalle notti illuminate, pulsante d'un inedito dinamismo urbano, coraggioso grembo di tutte le innovazioni che i futuristi avevano immaginato negli anni dieci. Il censimento del 1931 risulta sorprendente. L'immigrazione richiamata dalle fabbriche ha fatto in breve di Milano la città più popolosa d'Italia: circa cinquantamila abitanti più di Roma, che cresce più lentamente. Smagrita invece dalle emigrazioni, Napoli, che agli inizi del secolo conservava ancora il primato, finisce terza nella classifica delle civiche realtà nazionali. Una delle tante ciminiere di Milano è quella della vetreria dei Peruzzi, gente toscana che aveva messo su l'opificio nella scabra periferia dipinta e incisa da Boccioni, che nel 1907 era appena giunto a Milano. Appunto nel 1907, dai Peruzzi era nato Osvaldo, e l'ambizione dei genitori era di farne un ingegnere. Anzi, di farne l'ingegnere di famiglia, benché il giovanotto mostrasse una felice manualità disegnativa, che piuttosto avrebbe consigliato studi d'arte applicata alle virtualità del vetro. Comunque, ecco che Osvaldo, studente del Politecnico milanese e cioè di un'istituzione universitaria forse attenta come nessun'altra all'eccellenza innovativa, vive in città il tempo della sua formazione..." (Gino Agnese)
"To approach the figure of the artist Osvaldo Peruzzi, whose work this volume gives an account in completeness and authoritatively, well you can begin sketching the Milan that opens to the thirties and increasingly resembles the model of city lit nights, a new button, bold urban dynamism womb of all the innovations that the futurists had imagined in the 1910s. The Census of 1931 is amazing. Called immigration from factories made short of Milan the most populous city in Italy: approx. 50,000 inhabitants more than Roma, which grows more slowly. Smagrita by migrations, Naples, at the beginning of the century still retained the primacy, ends third in the ranking of national civic. One of the many chimneys of Milan is one of the glassworks of Peruzzi, Tuscan people who had put up the factory in the suburbs and painted rough engraved by Boccioni, which in 1907 was just arrived in Milan. In 1907, by Peruzzi was born Osvaldo, and parental ambition was to be an engineer. Indeed, the engineer, although the family's young man showed a deftness that happy design, would rather have recommended art studies applied to the virtuality of the glass. Anyway, here's that Osvaldo, a student at the Polytechnic of Milan and a university institution perhaps careful like no other innovative excellence, lives in the city of his time training ... " (Gino Agnese)