«Viva Mussolini!». La guerra della memoria nell'Italia di Berlusconi , Bossi e Fini - 9788811601388

«Viva Mussolini!». La guerra della memoria nell'Italia di Berlusconi , Bossi e Fini: In questi ultimi anni l'Italia ha vissuto una "rivoluzione silenziosa", che ha profondamente cambiato la nostra società civile. In un clima di intolleranza e volgarità crescenti, sono stati infranti alcuni tabù dello stato di diritto, fino a mettere in discussione la libertà di stampa e istituzioni fondamentali come il sistema della giustizia, la Corte Costituzionale e la stessa presidenza della repubblica. Uno degli aspetti chiave di questa trasformazione della coscienza collettiva è stata la distruzione della memoria condivisa dagli italiani, cui ha dato un contributo decisivo il "revisionismo storico": da un lato sono stati rivalutati Mussolini e il fascismo, dall'altro sono stati messi in dubbio i meriti dell'antifascismo e della lotta partigiana. La polemica revisionista, che ha trovato ampio spazio sui media, è stata il presupposto di un'operazione politica, che ha portato al governo gli eredi politici del fascismo e un movimento con forti venature populiste e razziste come la Lega Nord. Non solo la società italiana si è spostata a destra, ma le idee della destra hanno conquistato uno spazio crescente nel dibattito pubblico. Aram Mattioli, professore di storia all'Università di Lucerna, ricostruisce le diverse tappe di una "guerra culturale" che ha interessato gli storici e i politici, ma anche le arti e i mass media.
In recent years, Italy has experienced a "quiet revolution" which has profoundly changed our civil society. In a growing climate of intolerance and vulgarity, taboos have been broken the rule of law, to call into question the freedom of the press and key institutions such as the justice system, the Constitutional Court and the President of the Republic. One of the key aspects of this transformation of the collective consciousness was the destruction of memory shared by Italians, which has made a decisive contribution on "historical revisionism": on one side were revalued Mussolini and fascism on the other were put in doubt the merits of the antifascism and of the partisan struggle. The revisionist polemic, which found ample space in the media, was the assumption of a political operation, which led to the Government the political heirs of fascism and a movement with strong populist and racist veins like the Northern League. Not only the Italian company has shifted to the right, but the ideas of the right have taken over a widening in the public debate. Aram Mattioli, Professor of history at the University of Lucerne, reconstructs the different stages of a "culture war" involving historians and politicians, but also the arts and the mass media.