Giustiniano, gli argentarii e le loro attività negoziali. La specialità di un diritto e le vicende della sua formazione - 9788869234545

Giustiniano, gli argentarii e le loro attività negoziali. La specialità di un diritto e le vicende della sua formazione: Il volume ha per oggetto di indagine la legislazione di epoca giustinianea relativa alle attività finanziarie e commerciali degli argentarii. L'insieme degli interventi normativi giustinianei viene preso in esame in una trattazione unitaria (ma senza che ciò comporti il sacrificio della trama esegetica - talvolta complessa - dei singoli provvedimenti) volta ad affrontare, dopo gli episodici (benché rilevanti) interventi realizzati dalla cancelleria già all'epoca delle compilazioni, un corpus di norme, essenzialmente riconducibile al periodo della legislazione novellare, che risulta nel suo complesso compatto e omogeneo, sia quanto ai tempi di emanazione (che vanno quasi certamente dal 536 al 542), sia per le linee di politica legislativa, di sostanziale favore, che esprime nei confronti della corporazione degli costantinopolitani. In un contesto in cui non si rinuncia a collocare la legislazione oggetto della ricerca nel quadro politico ed economico del tempo, ne scaturisce un quadro articolato delle svariate attività a loro riconducibili rispetto alle quali, in deroga al diritto comune, tende a configurarsi un diritto marcato da una spiccata specialità, espressione della volontà di un legislatore pronto a sacrificare alle esigenze della corporazione regole e principi consolidati.
The book is the subject of investigation of the law of the justith period relating to the financial and commercial activities of silversmiths. All the justifiable regulatory interventions are considered in a unitary process (but without this entails the sacrifice of the exegetic plot - sometimes complex - of the individual measures) aimed at dealing, after the episodic (albeit relevant) interventions carried out by the chancellery already at the time of the compilations, a corpus of rules, essentially attributable to the period of novelty legislation, which is in its overall compact and homogeneous , both as regards the timing of emanation (which almost certainly range from 536 to 542), and for the lines of legislative policy, of substantial favor, which it expresses towards the corporation of the Constantinople. In a context in which the research legislation is not renounced in the political and economic framework of the time, it gives rise to an articulated picture of the various activities that can be traced back to which, in derogation from common law, there tends to be a right marked by a strong speciality, an expression of the will of a legislator ready to sacrifice established rules and principles to the needs of the corporation.