L'io sospeso. L'immaginario tra psicoanalisi e sociologia - 9788816411685

L'io sospeso. L'immaginario tra psicoanalisi e sociologia: Maurizi inizia con il compiere un veloce viaggio nell'immaginario occidentale per confrontarsi a fondo con la psicoanalisi e giungere poi alla sociologia. L'autore intende svelare come nella società attuale l'ideologia abbia operato una torsione rispetto al significato marxiano acquisito. La critica dell'ideologia non può oggi riguardare il suo carattere di mera rappresentazione: dell'uomo e dei suoi legami. Questa critica non può limitarsi a smascherare cause nascoste, non-dette, manipolazioni operanti in tale rappresentazione. Si tratta piuttosto di cogliere il carattere immaginario di questo sapere, del sapere stesso sui legami. A tale chiusura immaginaria ci ha condotto la forma "spettacolare" della società democratica globale, che ha eroso "l'alterità" come messa alla prova dell'io nella struttura dei suoi giudizi. Il significato del rapporto con l'altro sembra ridotto a pedina delle proprie azioni, piuttosto che essere sorgente sempre da riscoprire della propria identità. Dove è l'io? E difficile attraversare l'intrico di fantasmi in cui tale io si cerca, quando cerca, di ritrovarsi. Questo libro fornisce prospettive inedite e preziose su saperi e mappe disciplinari di una scienza dei legami. Il lettore viene condotto in un itinerario che, da Marx a Durkheim, da Bauman a Lacan, da Zizek a Debord, per citare solo alcune svolte del percorso, tenta di forare il sipario di un immaginario strappato dalla sua destinazione.
Mahadevan starts with making a quick trip in the Western imagination to deal thoroughly with psychoanalysis and reach to sociology. The author intends to unveil how in today's society the ideology has operated a twist than the Marxist meaning acquired. The criticism of ideology cannot today relate to its function as a mere representation: human and its links. This criticism cannot be limited to unmask hidden causes, non-spoken, manipulations operating in that representation. It is more about seizing imaginary character of this knowledge, of knowledge itself on the links. In this imaginary closure has brought us the form "spectacular" global democratic society, which has eroded "otherness" as put to the test of the ego in the structure of his judgments. The meaning of relationship with each other seems reduced to pawn their own actions, rather than being always source to rediscover their identity. Where is the ego? And difficult to traverse the maze of ghosts where such I trying, trying, to find herself. This book provides new perspectives and valuable knowledge and disciplinary maps of a science of ties. The reader is led on a journey, from Marx to Durkheim, Bauman to Lacan, Zizek to Debord, to name just a few twists of course, try to make a hole in the curtain of an imaginary ripped from its destination.