Vita di Leone Ginzburg. Intransigenza e passione civile - 9788860369628

Vita di Leone Ginzburg. Intransigenza e passione civile: "Le lascio immaginare il senso di malinconia e di rabbia che mi dà il continuare a essere considerato straniero nel mio paese". Così scriveva Leone Ginzburg, il 1° agosto 1943, all'amico Benedetto Croce, dal confino abruzzese di Pizzoli in cui il regime fascista lo aveva segregato, come "prigioniero civile di guerra", insieme con la moglie e i figli, fin da tre anni prima, al momento dell'entrata in guerra dell'Italia. Antifascista, militante del gruppo di giustizia e libertà, direttore editoriale e principale animatore, insieme con Cesare Pavese, della casa editrice fondata a Torino da Giulio Einaudi, Leone ha sempre rivendicato, nella sua breve e intensissima vita, il carattere radicale delle sue prese di posizione politiche e culturali. Infatti, la sua figura si presenta come l'espressione più significativa di quel gruppo di intellettuali militanti che si insediò a Torino tra il 1935 e il 1943, e che avrebbe segnato in modo profondo tutta la successiva vicenda politica e culturale italiana, dalla Resistenza alla liberazione, alla nascita della Repubblica. Florence Mauro, una scrittrice francese, di padre di origine piemontese, che porta nella propria formazione le tracce profonde di quella memoria, ha voluto raccontare la folgorante parabola di Leone "come fosse una bandiera, un manifesto, un tentativo di fornire un contrappunto alla cattiva qualità della storia presente".
"Imagine the sense of melancholy and anger that I like to continue to be regarded as a foreigner in my own country." So wrote Leone Ginzburg, 1 August 1943, to his friend, Benedetto Croce, from confinement abruzzese di Pizzoli where the fascist regime had segregated, as "a civil prisoner of war", together with his wife and children, as far back as three years ago, when Italy's entry into the war. Militant anti-Fascist group, justice and freedom, Editorial Director and main instigator, together with Cesare Pavese, Giulio Einaudi publishing house founded in Turin, Leone has always claimed, in his short and intense life, the radical nature of its political and cultural statements. In fact, his figure is the most significant expression of that group of militant intellectuals who settled in Turin between 1935 and 1943, and that would have scored in a profound way all subsequent Italian political and cultural affair, from resistance to liberation, to the birth of the Republic. Florence Mauro, a French writer, father of Piedmontese origin, which brings in its own deep tracks that memory training, he wanted to tell the dazzling parable "like a flag, a poster, an attempt to provide a counterpoint to the bad quality of present history".