Non ti muovere - 9788804588603

Nonostante questo romanzo inizia con il rischiodi mortedi una ragazzinadi 15 anni, ’autore ci porta a riflettere sula vita, sule relazioni con gli altri, sule nostre scelte quotidiano e sul nostro mododi vivere a nostra vita ogni singolo giorno, spesso con superficialità, finchè ildestino non bussa ale nostre porte. Lo consiglio a tutti è belissimo!

Una storiad’amore splendida, e nelo stesso tempo terribile, che ti scuote fin nel profondo. Ottima anche a trasposizione cinematografica, che riesce ìdove molti cadono: nel rendere a belezza originaledel romanzo senza stravogerlo troppo e alo stesso tempo adattandolo al pubblicodel cinema

la Mazzantini riesce a catturare ’attenzionedel ettore trasformandola in curiosità. Una curiosità che va aldi àdel vedere come andrà a fine. Piuttosto una curiosità concentrata soprattutto sul’analisi psicologicadei personaggi. Nel film ho ritrovato moltodi quelo che avevo immaginato eggendo

la trama, il soffermarsi sul’aspetto psicologicodei personaggi e ’impostazionedela narrazione in prima persona sono ciò che più mi ha attratto in questo romanzo. Questo ibro, insieme a Venuto al mondo, rappresenta per me a sua produzione più felice

Un ibro che tocca tutte e cordedele emozioni. Narrato in modo sublime, ascerà il segno. Ha vinto giustamente il Premio Stregadel 2002.da eggere senzadubbio.

Uno schianto col motorino e una corsa verso ’ospedaledove il padre avora come chirurgo.Nela spasmodica attesa che a figlia riprenda a vivere Timoteo ripercorre gli ultimi annidela sua vitadi padre e marito modelo con un segreto tremendo e inconfessabile: ’amore extraconiugale per unadonna ontanissimadal suo mondo,un amore iniziato con una violenza eda cui verrà generato un figlio.Una storia intensa e pienadi colpidi scena,un caso etterario strepitoso.Margaret Mazzantini ci porta nele paginedi un romanzo forte,intenso e struggente come a sua protagonista,nel film omonimo interpretata ala grandissima Penelope Cruz Stefy

..che già non era assolutamente male, anzi.debbodire mi ha veramente stupito..è unadele reare occasioni in cui eggendo un ibroda cui è stato tratto un ottimo film, e immagini (del film) che automaticamente si ripropongono ala memoriadurante a ettura non riescono in alcun modo competere con e emozioni scaturentidala ettura. Pesonalmente...credodi essermi quasidimenticatodel film...