Della fede - 9788810108963

Della fede: "Riguardo al libro di Mazzolari, mi hanno dato di lui informazioni così impressionanti, che non desidero pronunciare a riguardo della sua dottrina giudizio alcuno. Mi si dice che faccia parte d'un gruppo di modernisti". Queste allarmate e lapidarie parole inviate il 17 luglio 1943 dal cardinal Ildefonso Schuster al vescovo di Cremona Giovanni Cazzani pongono una pietra tombale sulla possibilità di pubblicare il saggio "Della fede" che don Primo aveva concluso nel marzo dello stesso anno, ma che potrà vedere la luce soltanto sulle pagine del quindicinale "Adesso" nel 1955. Il vescovo Cazzani, in una lettera al parroco di Bozzolo rinvenuta di recente nell'Archivio Colla e pubblicata in appendice del volume, si mostra comprensibilmente preoccupato per le reazioni che il libro può suscitare sia nei lettori che negli occhiuti censori romani. "Della fede", infatti, possiede all'ennesima potenza lo stigma mazzolariano della parola che comunica, quasi senza mediazioni, le urgenze dell'animo. Fin dalle prime pagine l'autore prende le distanze da un cristianesimo conformista, dalla "dimissione" dei propri principi in cambio di falsi privilegi - trasparente il rimando all'abbraccio "costoso" con il fascismo - e individua i possibili interlocutori nei "cercatori di ogni strada, i sofferenti d'ogni piano, le anime semplici d'ogni categoria, che si sono liberate dalle strutture libresche per rigustare il sapore di un discorso umano".
"About the book of Mazzolari, I gave him information that impressive, I don't want to speak about his judgment doctrine. It says that it is part of a group of modernists ". This alarmed and lapidary words sent the July 17, 1943 by cardinal Ildefonso Schuster to the Bishop of Cremona John Cazzani put a headstone on the possibility to publish the essay "of faith" that don First had concluded in March of that year, but which can see light only on the pages of the fortnightly "Now" in 1955. Bishop Cazzani, in a letter to the pastor of Cocoon found recently in the store glue and published in the appendix to volume, you view understandably worried about the reactions that the book can inspire both readers who in occhiuti Roman censors. "The faith", in fact, owns the mazzolariano stigma the nth word that communicates, almost without mediation, the urgencies of the soul. From the very first pages the author distances himself from a conformist Christianity, from ' dismissal "of its principles in Exchange for fake privileges-transparent reference to embrace" expensive "with fascism-and identifies potential partners in" job seekers every street, the suffering of each floor, the simple souls of each category, which are released from the facilities libresche for rigustare the taste of human speech ".