Oltre l'immaginazione lo sguardo. Il teatro di Dino Buzzati - 9788854869493

Oltre l'immaginazione lo sguardo. Il teatro di Dino Buzzati: Surreale? Simbolico? Grottesco? Fantastico? Si può "etichettare" il teatro di Buzzati? Quali apporti culturali informano la poliedrica espressività che contraddistingue i suoi copioni? E, soprattutto, cosa muove l'affermato giornalista e scrittore, reduce dal successo internazionale de "Il deserto dei tartari" (1940), a rimettersi in gioco inseguendo il magico richiamo del teatro? Questo volume, attraverso una "scrittura sciolta, gradevolmente narrativa e poco pedantesca" (Paolo Puppa) si propone di inquadrare criticamente la vicenda di Buzzati "scrittore di teatro" delineandone, a livello biografico e storico-letterario, gli snodi peculiari. L'intuizione poetica del mistero, la perturbante visionarietà, la trasfigurazione della cronaca nel fantastico, la ricorrenza della critica di costume rappresentano i cardini di una modalità drammaturgica che manifesta nell'impianto antinaturalistico e "pittorico" la piena adesione ad una "teatralità" globalmente intesa, iscrivendosi così nel solco delle rivoluzionarie proposte performative del Novecento.
Surreal? Symbolic? Grotesque? Fantastic? You can "tag" the theater of Buzzati? What cultural contributions shall inform the polyhedral expressiveness which distinguishes its scripts? And most importantly, what moves the established journalist and writer, back from the international success of "the desert of the Tartars" (1940), to get back into the game chasing the magical lure of the theatre? This volume, through a loose narrative and little pedantesca, "writing" (Paolo Puppa) aims to frame the story of critically Buzzati "playwright" outlining, biographical and literary-historical level, special bearings. Poetic intuition of the mystery, the uncanny vision, the Transfiguration of the Chronicle in the fantastic, the recurrence of criticism of costume are the cornerstones of a dramatic mode that manifested in the antinaturalistic "painterly" plant adhering fully to a "theatricality" globally understood, so in the wake of performative proposals revolutionary of the twentieth century.