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Kaddish profano per il corpo perduto - 9788860030634
di Francesca Mazzucato edito da Azimut (Roma), 2008
- € 12.50
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Kaddish profano per il corpo perduto
- Autore: Francesca Mazzucato
- Editore: Azimut (Roma)
- Collana: Aión , Nr. 16
- Data di Pubblicazione: 2008
- Genere: letteratura italiana: testi
- Pagine: 194
- Dimensioni mm: 210 x 140 x 0
- ISBN-10: 8860030633
- ISBN-13: 9788860030634
Kaddish profano per il corpo perduto: Budapest è una musica tzigana, una messinscena, un fondale da teatro. Budapest è una città lisergica e cangiante, è splendore e grumi di rabbia. Budapest brilla, ipnotizza e trabocca di incontri, di visi, di storie. Soprattutto quelle. Lei è una donna realizzata, benestante, occidentale, colta, che ha vissuto con furia, passione e fretta. Troppa fretta. A Budapest ci è andata per caso con un suo ex amante rimastole amico negli anni. È partita in un agosto troppo caldo per restare in città. A Budapest le accade qualcosa. A Budapest lei si ferma. Si ferma sul serio, capisce, si arrabbia, a Budapest fa i conti con cose che aveva lasciato in sospeso, e soprattutto col suo corpo. È obesa, lei è una donna obesa di mezza età. La vita le sta scorrendo come sabbia fra le dita, il tempo si accorcia. Lo capisce lì, lo dice, lo ripete, lo urla. Il suo corpo adesso pretende di essere visto, la mistificazione è finita. Il riflesso sulle vetrine la imbarazza, il riflesso è quello di un corpo spento, ingombrante, un corpo "perduto", grasso, diverso, infelice. Ha 42 anni e per tanto tempo ha portato maschere e offerto con abilità la sua carne. Si è sentita protetta da quei chili, da quella pancia, da quel seno enorme che ha usato per sedurre e catturare uomini. Uno dietro l'altro, l'aiutavano il tempo di una brutta notte in un motel.
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Dunque Francesca Mazzucato si è ridotta ala pubblicazione a pagamento? Azimut è un editore a pagamento. Conoscodue persone che hanno pubblicato con ui e che hanno pagato: ’editore chiede ’acquistodi circa 100/150 copie su una tiraturadi 600/800 volumi. Considerando che ad esempio il ibrodela Mazzucato costa euro 12,50 potete farvi facilmente i calcolidi quanto abbia pagato. Del resto nel blogdela Mazzucato e nei suoi numerosi interventi in rete ormaidi scrittura,degnadi questo nome, non ne è rimasta traccia resta solo il suo ivore. Sembra avercela con il mondo intero e chissà perché. Non credo che a sua si possadefinire critica etteraria per non parlaredele sue pagine monotematiche (e, si mormora in rete, spesso copiateda altri autori). Ma per fortuna che, quando i veri editori rifiutano il tuo manoscritto, si trovano sempre gli stampatori a pagamento! ;) Un caro saluto e complimenti per il vostro interessante sito. Giuseppina Violante
Questo èdi quei ibri che fai fatica a commentare. ’ho voluto e comperato subito. E’ una storia su quanto siadifficile scrivere, esseredavvero scirttori, su come o sia adesso, nel 2008. Unadimensione cambiata rispetto al passato, che si sente sul corpo e nel corpo( e ’autrice rivendica il suo sentirlo nel corpo, anzi, il colegamento fra corpo e scrittura, praticamente a scrittura come appendicedel corpo). Scrivere è unadannazione e una fatica quotidiana. a protagonista o fa ma ormai èdemoralizzata( geniali e pagine in cui racconta e ospitate in televisionidi seconda categoria). Poi arriva un viaggio a Budapest e a scopertadi un autrore, Kertés, che a colpisce. e rinnova a fiducia nela etteratura e nela storia. Forse anche il corpo, alora, che ha raccontato in modo feroce ed eccelente nel suodegradarsi, forse avrà una speranza. Questo non si sa. Un romanzodadivorare indue giorni e che rimane impresso, poi, per sempre.