Il cinema saggistico di Ansano Giannarelli - 9788867086634

Il cinema saggistico di Ansano Giannarelli: Sulla scorta della tradizione letteraria, risalente a Montaigne, la forma saggio richiede anche nel film il radicale mettersi in gioco dell'autore, l'auto-riflessività del linguaggio, l'attraversamento dei generi, l'interpellazione dello spettatore, nel tentativo di restituire sullo schermo il processo, talvolta accidentato, quasi mai lineare, del pensiero. Sono i tratti di una identità che è possibile scoprire nell'opera di Ansano Giannarelli (1933-2011), regista e intellettuale piuttosto anomalo nel panorama italiano: prima in forma embrionale (fin dal suo esordio, nel 1960, con il corto 16 Ottobre 1943), poi in forma pienamente consapevole nei suoi lavori più importanti, Sierra Maestra (1969) e Non ho tempo (1972), notevoli e originali esempi di film-saggio, che si collegano alle più innovative esperienze cinematografiche internazionali degli stessi anni. È proprio usando questa chiave di lettura che il libro intende proporre una riconsiderazione critica del lavoro di Giannarelli, per sottrarlo alla frettolosa rubricazione di cineasta legato alla stagione del '68 (inevitabilmente datato?), e restituirgli tutta l'attualità di una tensione intellettuale, politica e personale volta a sovvertire i linguaggi consolidati, sperimentando forme di cinema inedite e originali.
On the basis of literary tradition, dating back to Montaigne, shape wise requires in the radical challenge of the author, self-reflexivity of language, crossing genres, the interpellation of the spectator, in an attempt to restore the screen process, sometimes bumpy, almost never linear, thought. Are the features of an identity that you can see in the work of Ansano Giannarelli (1933-2011), abnormal in Italian Director and intellectual rather: first in embryonic form (since its inception in 1960, with the short 16 October 1943), then fit fully aware in his most important works, Sierra Maestra (1969) and I don't have time (1972), remarkable and original examples of film-essay , which link to the most innovative international cinematic experiences the same years. Is just using this interpretation that the book intends to propose a critical reappraisal of the work of Gan, to escape the hasty rubrication of filmmaker linked to season of ' 68 (inevitably dated?), and return all the topicality of intellectual, political and personal tension aimed at subverting the established language, experiencing new and original forms of cinema.