La vita segreta delle città - 9788806203504

La vita segreta delle città: "Per la prima volta nella storia, la maggioranza degli esseri umani vive nelle città e non nei villaggi". E a partire da questo dato statistico, "il più importante dato statistico del nostro tempo", che in questo suo nuovo libro, il primo dopo "Maximum City", Suketu Mehta si immerge nella vita segreta delle città. Le città infatti hanno due possibili storie, una narrazione ufficiale e una non ufficiale, che non compare nei progetti dei pianificatori, negli opuscoli delle agenzie immobiliari nei dépliant turistici e nei discorsi dei politici, ma ha l'inconfondibile sapore della realtà. A conoscere e raccontare questa storia segreta sono soprattutto persone che in città vivono come ospiti sgraditi, i migranti, gli abitanti delle bidonville, i poveri che non possono più permettersi di restare in quartieri dove la loro famiglia abita da generazioni ma dove il costo della vita è diventato proibitivo. Ed è su di loro che Mehta concentra la sua attenzione, ascoltandoli e mettendo a confronto le loro esistenze con la propria vita di "migrante interlocale" che da quarant'anni fa avanti e indietro tra Bombay e New York, e sente di non appartenere né all'India né agli Stati Uniti, ma piuttosto ad Andheri e a Jackson Heights, i quartieri in cui abita nell'una e nell'altra. L'appartenenza a un'entità astratta come la nazione va sfumando per lui nell'inconsistenza, mentre un'importanza sempre maggiore assume "il tessuto della realtà fisica che ci circonda".
"For the first time in history, the majority of human beings live in cities, not villages." And starting from this statistic, "the most important statistical data of our time", which in this new book, the first after "Maximum City", Suketu Mehta immerses himself in the secret life of cities. Cities in fact have two possible stories, an official narrative and an unofficial one, which does not appear in the planners' projects, in the brochures of real estate agencies in the tourist brochures and in the speeches of politicians, but has the unmistakable flavor of the Reality. To know and tell this secret story are mainly people who in the city live as unwelcome guests, migrants, the inhabitants of the shantytowns, the poor who can no longer afford to stay in neighborhoods where their family lives for generations but where the cost of living has become prohibitive. And it is on them that Mehta focuses his attention, listening to them and comparing their lives with their life as a "interlocal migrant" who for forty years has been back and forth between Bombay and New York, and feels that he belongs neither to India nor to the United States , but rather in Andheri and Jackson Heights, the neighborhoods where he lives in both. Membership in an abstract entity such as the nation is fading for him ininconsistency, while an ever-increasing importance takes on "the fabric of the physical reality that surrounds us."