La terza avanguardia. Ortografie dell'ultima scena italiana. Culture teatrali 2015 - 9788898811144

La terza avanguardia. Ortografie dell'ultima scena italiana. Culture teatrali 2015: Questo numero si apre con un'ampia sezione monografica dedicata ai nuovi linguaggi della scena attuale: il teatro degli anni Dieci del nuovo millennio o, più comunemente, degli "anni Zero". Un teatro difficilmente classificabile, malgrado le etichette coniate per tentare di mettere ordine nel rutilante presente artistico. In questo senso gli interventi e gli studi di caso qui raccolti non si limitano a indagare le tendenze in atto, tanto meno enunciano dei meri orientamenti estetici, bensì articolano un percorso storico-critico in grado di restituire una rappresentazione plastica dei teatri presenti. Esito di un monitoraggio costante e di un tenace affiancamento di gruppi e artisti, questa raccolta ambisce a fornire coordinate che intreccino differenti piani e discorsi, tra cui quello strettamente organizzativo, con particolare interesse per quei luoghi di produzione e invenzione del nuovo che fanno di certi festival vere e proprie factories. Gran parte dell'interesse per quest'ultimo decennio di teatro riguarda infatti la storiografia della contemporaneità e i suoi rapporti con quello che è stato chiamato il Novecento teatrale. Da qui il titolo proposto, non senza un pizzico di deliberata provocazione: la terza avanguardia. Dopo le prime avanguardie storiche e la ripresa postbellica del filo interrotto con le seconde, la terza avanguardia apre a un nuovo, imprevedibile tempo del teatro.
This issue opens with a large section dedicated to new languages of contemporary scene: Ten years of the new Millennium theatre or, more commonly, the "oughts". A theater hardly classifiable, despite the labels issued to attempt to put order in glittering present. In this sense, interventions and case studies collected here are not limited to investigate trends, let alone set out mere aesthetic guidelines, but articulate a historical-critical path can return a plastic representation of theatres. Outcome of a constant monitoring and a dogged support of groups and artists, this collection aims to provide coordinates that intertwined different plans and speeches, including the strictly organizational, with particular interest in those places of production and the new invention that make certain festival real factories. Much of the interest in the last decade of theater concern contemporary historiography and its relationship with what has been called the twentieth century theatre. Hence the proposed title, not without a hint of deliberate provocation: the third vanguard. After the first postwar recovery and Vanguards of wire broken with the second, the third Vanguard Theatre opens in a new, unpredictable weather.