Vivi da morire - 9788845279508

Vivi da morire: Palermo, a metà degli anni '80, è una città abitata dalla violenza, dove l'unico principio ordinante è la legge del sangue di mafia. Dall'estate dell'85, nelle strade cominciano a cadere giusti diventati scomodi, come il poliziotto Ninni Cassare e il giornalista Mauro Rostagno, vittime ignare come il giovanissimo Gianmatteo Sole, industriali come il presidente del Palermo calcio Roberto Parisi, che coltivava il suo sogno sportivo. In una città che ride per le battute in tv di Franco e Ciccio, all'ombra dei lavori per il nuovo stadio, altri innocenti si aggiungono alla lista nera: a dare voce a tutti loro è il "cuntaru" per eccellenza, il cantastorie Colapesce. In equilibrio tra favola e inchiesta, e tra un castello e uno stadio, "Vivi da morire" racconta di eroi conosciuti e persone dimenticate, storie di mafia e coraggio, di lacrime e della forza di un sorriso, da leggere come un'appassionante ballata civile, che rivela ai genitori e ai figli dell'Italia di oggi come la Sicilia fu l'incubatrice e il laboratorio di tutti i mali di una nazione, e delle sue più grandi speranze.
Palermo, in the mid-' 80, is a town inhabited by violence, where the only originator principle is the law of the mafia's blood. From the summer of 85, the streets start to fall right now as the awkward, police officer Ninni and Overrule the journalist Mauro Rostagno, unsuspecting victims like the young Ricky Sun, such as the President of the Palermo calcio Roberto Parisi, who fostered his dream. In a city that ride for the jokes on tv by Franco and Ciccio, in the shadow of the works for the new stadium, other innocent people are added to the blacklist: to give voice to all of them is the "cuntaru" par excellence, the storyteller Colapesce. In balance between fairytale and inquiry, and between a castle and a stadium, "live to die" tells the story of Heroes known and forgotten people, mafia stories and courage, and tears of a smile, to be read as an impassioned ballad civilian, who reveals to parents and children of Italy today as Sicily was the incubator and the laboratory of the evils of a nation , and its greatest hopes.