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Strabismi. Dove si racconta del carcere e del senso delle cose - 9788889883303
di Annino Mele Bellu Giovanni M. edito da Sensibili alle Foglie, 2009
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Strabismi. Dove si racconta del carcere e del senso delle cose
- Autori : Annino Mele Bellu Giovanni M.
- Editore: Sensibili alle Foglie
- Collana: Ospiti
- Data di Pubblicazione: 2009
- Genere: problemi e servizi sociali
- Argomento : Carceri
- Pagine: 128
- ISBN-10: 8889883308
- ISBN-13: 9788889883303
Strabismi. Dove si racconta del carcere e del senso delle cose: "Chi frequenta il proprio ovile sa quanto valore può avere una cosa da niente. Anch'essa è stata creata perché c.è posto per tutti". Così l'autore inizia la sua narrazione e ci accompagna con mano leggera fra i boschi e le lande solitarie della sua latitanza come fra le mura delle carceri in cui è ristretto. Là dove "Franco, in un angolo della cella, appendeva bottiglie vuote. Vuoti di plastica del Coccolino, della Coca-cola, insomma tutto quello che gli capitava. Con un filo appendeva queste bottiglie al soffitto. Lo chiamava l'angolo degli impiccati". Narrazione sul filo dell'ironia e dell'amarezza, questo libro richiama i lettori ad una riflessione non superficiale sulle questioni sociali sollevate dalla cronaca quotidiana, come la droga, la scuola, il rapporto con l'ambiente, e chiede attenzione per il mondo carcerario. Un mondo che rischia sempre più di essere seppellito, con tutti i suoi abitanti, in una terra di nessuno ai margini non soltanto delle città ma anche della coscienza civile.
"Those who frequent their own fold know how much value a trivial thing can have. It too was created because there is room for everyone". This is how the author begins his narrative and accompanies us with a light hand through the woods and lonely lands of his fugitive as well as within the walls of the prisons in which he is confined. There where "Franco, in a corner of the cell, hung empty bottles. Plastic empties from Coccolino, Coca-cola, in short, everything that happened to him. With a thread he hung these bottles from the ceiling. He called it the hanged man's corner". A narrative on the edge of irony and bitterness, this book calls readers to a non-superficial reflection on the social issues raised by the daily news, such as drugs, school, the relationship with the environment, and asks for attention to the prison world. A world that increasingly risks being buried, with all its inhabitants, in a no man's land on the margins not only of the cities but also of civil conscience.
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