Bella giornata - 9788899219376

Bella giornata: Cinque sensi indagati e vissuti con amarezza e desiderio. Scandaglio della memoria, dell'introspezione e una sfida: «Avrà ancora [la morte] la sfacciataggine della sua eternità o proverà vergogna per la mia decisione, per la vita che la vita mi ha riservato?». Cinque tele letterarie che con differenti tonalità rappresentano il medesimo scenario. Lo stile alterna colori stesi con misericordia ad altri graffianti, abrasioni più che pigmenti. Melis azzarda un'interpretazione degli ultimi momenti della vita del padre, suicida, senza fare sconti: con l'amore presente in ogni pagina, certo, ma non risparmiando il dito accusatore. Un'analisi a posteriori costata una fatica non indifferente nel tentativo, riuscito, di rappresentare una vicenda tragica senza sconfinare nel sentimentalismo o in immagini stereotipate. "Bella giornata" è un lavoro improntato all'essenzialità, alla verità, per quanto possa esserlo una visione soggettiva. Un lavoro che ricorda tre grandi opere pittoriche: Carceri di Giambattista Piranesi, Tagli di Lucio Fontana, L'Urlo di Edvard Munch.
Five senses suspects and lived with bitterness and desire. Sounder memory, introspection and a challenge: "will still have [the death] the outrageousness of his eternity or will try to shame for my decision, for life that life reserved for me?" Five paintings with different shades represent the same literary scenario. The style alternates colors hung out with mercy to other biting, wear more than pigments. Melis dares an interpretation of the last moments of the life of his father, suicidal, without making discounts: with love on each page, sure, but not sparing the finger. A post-hoc analysis cost a considerable effort in the attempt, unsuccessful, to represent a tragic affair without encroaching into sentimentality or stereotypical images. "Nice day" is a work based on essentiality, truth, though it may be a subjective view. A work reminiscent of three large paintings: prisons of Giambattista Piranesi, Lucio Fontana's Cuts, the scream by Edvard Munch.