Il mercato dei marò - 9788862720922

Il mercato dei marò: "Un caso internazionale, ma tipicamente e tristemente italiano. Dietro l'ipocrisia dell'unanimità dell'invocazione 'riportiamo a casa i Marò', comportamenti assurdi e sospetti, responsabilità eluse, contrapposizione di atteggiamenti di chi avrebbe dovuto riaffermare i diritti e difendere gli interessi del nostro Paese, l'onore dei suoi Soldati, la vita e la libertà di queste vittime dell'accanimento irragionevole di un altro Paese che dovrebbe esserci amico. L'autore si sofferma in particolare sullo sconcertante episodio della revoca, all'ultimo momento, della decisione adottata in apparente unanimità dal Governo Monti di opporsi al rientro in India di Latorre e Girone in "licenza" in Italia per le elezioni del febbraio 2013, dopo che erano stati ricevuti al Quirinale da Napolitano e additati alla riconoscenza della Nazione. Un autentico tradimento... l'ombra delle interferenze di un affarismo internazionale grava sulle incongruenze dei Governi che si sono succeduti senza riuscire a stabilire almeno una linea chiara per la soluzione del 'caso dei Marò', che pare si stia avviando verso una conclusione umiliante".
"An international case, but typically and sadly Italian. Behind the hypocrisy of unanimity of invocation ' home the Marines ', absurd and suspicious behaviors, responsibility evaded, contrasting attitudes about who should reaffirm the rights and defend the interests of our country, the honour of his soldiers, the life and freedom of these victims of mindless fury by another country that should be there friend. The author focuses on the bewildering episode of withdrawal at the last moment, the decision taken in apparent unanimity by Monti Government to object to the return to India of "licensed" in Italy Latorre and group for the elections of February 2013, after they were received at the Quirinale by Napolitano and held up to the Nation's gratitude. A real treason ... the shadow of interference of an international burden on profiteering inconsistencies successive Governments without being able to establish at least a clear line for the solution of the case of the Marines ', which seems to be heading towards a conclusion humiliating. "