Il sigillo del comando. Gregorio Magno: la «Regula Pastoralis», l'elogio del potere nel nome di Dio - 9788894298420

Il sigillo del comando. Gregorio Magno: la «Regula Pastoralis», l'elogio del potere nel nome di Dio: La "Regola pastorale" è l'opera più importante di Gregorio Magno, uomo più di azione che di pensiero astratto. Gregorio elaborò l'impianto della nascente Chiesa dal modello organizzativo romano: non inventò nulla sul piano gestionale, bensì applicò quanto Roma aveva elaborato per secoli in una prospettiva spirituale nuova, quella cristiana, che sanciva l'uguaglianza fra gli uomini e la prospettiva di eternità nel disegno escatologico del Regno di Dio. Per Gregorio la gestione del potere è gestione di uomini, non gestione di cose:"Ars est artium regimen animorum", l'arte suprema è la gestione degli uomini. L'approccio di Gregorio al potere è concreto, pratico, fatto di cose elevate senza nascondere le incrostazioni basse e materiali. Alle istanze della società Gregorio e i suoi collaboratori - vescovi e sacerdoti - davano risposte concrete. Agivano, cioè, maneggiando potere reale. È il messaggio che Gregorio dà all'uomo di governo contemporaneo: il potere è corretta gestione di uomini. Nessuno deve aspirare all'arte del comando senza la sensibilità e le competenze, e il banco di prova non è la "capacità tecnica", bensì l'attitudine alla gestione delle anime.
The pastoral rule "is the most important work of Gregory the great, man of action of abstract thinking. Gregory drew up the nascent Church from Roman organizational model: not invented anything on management plan, but applied because Rome had worked for centuries in a spiritual perspective new, Christianity, which sanctioned the equality between the men and the eschatological perspective of eternity in the drawing of the Kingdom of God. For Gregory's power management managing men, not managing things: "Ars est artium regimen praecipuarum," the Supreme art is the management of men. Gregory's approach to power is concrete, practical, made of high low deposits and materials without hiding things. To instances of company Gregory and his colleagues-bishops and priests-give concrete answers. They were acting, that is, wielding real power. Is the message that Gregory gives the man of contemporary Government: power is proper management of men. No one should aspire to the art of command without the sensitivity and skills, and the test is not the "technical capacity", but the attitude to the management of souls.