Maredè, maredè... Sondaggi nel campo della volgare eloquenza vicentina - 9788817117722

Maredè, maredè... Sondaggi nel campo della volgare eloquenza vicentina: "Maredè, maredè..." è un testo di natura polimorfa, che coniuga saggismo d'autore, gusto affabulatorio e passione filologica. Un "mordace zibaldone" di riflessioni linguistiche e un ricchissimo thesaurus di voci e fraseologie, in cui Meneghello indaga la vitalità dell'espressione dialettale, tra memoria collettiva e autobiografica. A essere individuato nelle peculiarità delle sue parlate e del suo patrimonio lessicale è un microcosmo provinciale - il Vicentino -, che sa essere anche specola privilegiata da cui osservare questioni di portata più vasta. Come convivono lingue e dialetti? Come può lo scritto mimare la forza dell'oralità? Qual è la grammatica di un dialetto? Questi Sondaggi esplorano ogni minima varietà dell'" idioma-vita" in cui una comunità si riconosce ed esprime; e lo fanno con la verve stilistica e la sottile ironia che sempre contraddistinguono la scrittura meneghelliana, anche qui capace di compenetrare alto e basso, tra divertiti cozzi di registro e raffinati intarsi plurilinguistici.
"Maredè, maredè..." is a text of a polymorphic nature, which combines author's essayism, story-telling taste and philological passion. A "biting zibaldone" of linguistic reflections and a very rich thesaurus of voices and phraseologies, in which Meneghello investigates the vitality of dialectal expression, between collective and autobiographical memory. To be identified in the peculiarities of its speeches and its lexical heritage is a provincial microcosm - the Vicentino -, which also knows how to be a privileged specola from which to observe issues of wider scope. How do languages and dialects coexist? How can writing mimic the power of orality? What is the grammar of a dialect? These Surveys explore every little variety of the "idiom-life" in which a community recognizes and expresses itself; and they do it with the stylistic verve and subtle irony that always distinguish Meneghellian writing, also here capable of interpenetrating high and low, between amused register mussels and refined multilingual inlays.