Phoebe Unwin. Field. Catalogo della mostra (Reggio Emilia, 14 ottobre 2018-10 marzo 2019). Ediz. italiana e inglese - 9788836642656

Phoebe Unwin. Field. Catalogo della mostra (Reggio Emilia, 14 ottobre 2018-10 marzo 2019). Ediz. italiana e inglese: L'artista inglese Phoebe Unwin (Cambridge, 1979) presenta in questo volume una serie di nuovi disegni a carboncino e dipinti a olio. Il titolo evoca molteplici connotazioni. Il 'campo' (Field) rimanda al paesaggio, ma anche alle campiture di colore e al taglio della visione. È un luogo di mezzo, un soggetto pittorico tradizionale che permette all'artista di oscillare fra il figurativo e l'astratto, di investigare le qualità formali della pittura. La superficie stratificata e porosa delle opere e la messa a fuoco appannata dei soggetti generano un dinamismo della visione all'interno di ogni quadro e un'intima relazione tra un'opera e l'altra. Unwin crea immagini sospese in un tempo e in uno spazio indeterminati, in una delicata alternanza di orizzonti in cui sono liberamente elaborati influenze artistiche, letterarie, cinematografiche e personali. Il volume accoglie un testo critico di Declan Long, un'intervista all'artista raccolta da Simone Menegoi e apparati biografici.
The English artist Phoebe Unwin (1979) presents in this book a number of new charcoal drawings and oil paintings. The title evokes multiple connotations. The ' field ' (Field) refer to the landscape, but also the fields of color and cut of the vision. It is a place of medium, a traditional pictorial subject that allows the artist to oscillate between the figurative and the abstract, to investigate the formal qualities of painting. The layered and porous surface of the works and the focus topics generate a tarnished dynamism of vision within each painting and an intimate relationship between an artwork and the other. Unwin creates images suspended in an indeterminate time and space, in a delicate alternation of horizons that are artistic, literary, cinematographic and freely drawn personal influences. The volume has a critical text by Declan Long, an interview with the artist collected by Simone Menegoi and biographical apparatus.