L'attrazione speciale. Minori con disabilità: integrazione scolastica, scuole speciali, presa in carico, welfare locale - 9788891611413

L'attrazione speciale. Minori con disabilità: integrazione scolastica, scuole speciali, presa in carico, welfare locale: La storia che andiamo a raccontare è una storia fatta di assenze e presenze, di pesi e contrappesi, di frustrazioni e di speranze, di solitudini e di incontri. È la storia dei bambini che frequentano le scuole speciali in Lombardia, ma è anche la storia dei loro genitori che hanno compiuto questa scelta. Un racconto dove lo sfondo risulterà avere la stessa importanza dei personaggi in primo piano. A partire dall'immagine di quelle scuole di tutti e per tutti che, evidentemente, così "per tutti" non sono. Un "paesaggio" in cui trova posto anche quell'insieme di servizi, sanitari e sociali, che dovrebbe garantire il benessere, la vita indipendente e la piena inclusione sociale di tutte le persone con disabilità. Una rete di servizi che risulta impotente e connivente di fronte alla separazione irreversibile di questi bambini e ragazzi dalla loro comunità di appartenenza. Impossibile non notare i vuoti: dove sono le associazioni? Dove sono le altre organizzazioni della società civile? Dove siamo tutti noi? Una storia silenziosa, dove le relazioni con "gli altri" (bambini, genitori, insegnanti, operatori) appaiono spesso difficili, impacciate. Un intreccio di situazioni in cui (colpo di scena?) la scuola speciale appare ai genitori, e forse anche ai bambini, come un porto sicuro, un rifugio accogliente e premuroso, dove trovare finalmente posto. Il posto dei disabili.
The story that we tell you a story of absences and attendance, checks and balances, frustrations and hopes, of loneliness and encounters. And the story of the children who attend special schools in Lombardy, but is also the story of their parents who have made that choice. A story where the background will have the same importance of the characters in the foreground. Starting from the image of those schools by all and for all that, evidently, so "for all" are not. A "landscape" where there is also the set of health and human services, which should guarantee the wellbeing, independent living and full social inclusion of all people with disabilities. A network of services which is helpless and conniving opposite the fatal separation of these children from their communities. Impossible not to notice the gaps: where are the associations? Where are the other civil society organisations? Where are the rest of us? A silent story, where relations with "the others" (children, parents, teachers, professionals) are often difficult, clumsy. A tangle of situations where (surprise?) special school appears parents, and perhaps even to children, as a safe haven, an urban retreat, where finally find place. The place of the disabled.