La fabbrica rovesciata. Comunità e classi nei circuiti dell'elettrodomestico - 9788865481349

La fabbrica rovesciata. Comunità e classi nei circuiti dell'elettrodomestico: Questo libro ripercorre le vicende degli occupati delle fabbriche dell'elettrodomestico sorte nel secondo dopoguerra nell'area veneto-friulana. Protagonisti di questa storia sono operai, tecnici ed ex dirigenti appartenenti alle due generazioni di lavoratori che si sono succedute tra Zoppas e Zanussi fino all'assorbimento nella multinazionale svedese Electrolux. Sullo sfondo delle profonde ristrutturazioni industriali, si ripercorre l'evoluzione del mondo del lavoro in un'area che è una delle più rilevanti concentrazioni operaie del Nord. In un paio di decenni, infatti, oltre 10.000 ex contadini fanno esperienza del lavoro ossessionante alle catene di montaggio, fino all'"autunno caldo" del '69 che modifica radicalmente il nuovo ordine del neocapitalismo che si era affermato nelle fabbriche del "sior" Zoppas. Gli anni Settanta mostrano la crisi produttiva ed economica, le manifestazioni di autonomia operaia e le fratture tra le maestranze e la dirigenza che finiscono con il travolgere la grande impresa. Si assiste poi, alla metà degli anni Ottanta, allo smembramento della comunità operaia protagonista del ciclo di lotte dei decenni precedenti. La nuova proprietà modifica la composizione della forza-lavoro occupata con l'assunzione di giovani operai in possesso di livelli di istruzione superiori.
This book traces the history of appliance factories sprung up after World War II the area veneto-Friuli. The protagonists of this story are the workers, technicians and former executives from two generations of workers that have occurred between Zoppas and Zanussi until absorption into the Swedish multinational Electrolux. Against the backdrop of the deep industrial restructuring, it traces the evolution of the world of work in an area that is one of the most important concentrations of workers North. In a couple of decades, in fact, over 10000 ex make peasants haunting work experience at assembly lines, until the "hot autumn" of ' 69 that radically changes the new order of capitalism that he had established himself in the factories of "sior" Zoppas. The 1970s show the productive and economic crisis, manifestations of autonomia operaia and fractures between the workers and management that end up overwhelmed the large enterprise. There is then, in the mid-1980s, the dismemberment of the working community of the protagonist fights cycle of previous decades. The new property changes the composition of the workforce occupied by recruiting young workers possess higher levels of education.