Neofemminismo e legislazione del lavoro negli anni Settanta. Verso la costruzione di una democrazia partecipativa - 9788854850613

Neofemminismo e legislazione del lavoro negli anni Settanta. Verso la costruzione di una democrazia partecipativa: Il pensiero femminista degli anni Sessanta e Settanta ribalta l'assunto di fondo della tradizione emancipazionista di cui è pur figlio: non chiede uguaglianza, ma diritto di esistenza. Rifiutando tutele e garanzie, che con la scusa di rendere le donne uguali agli uomini segnano nei fatti una nuova disuguaglianza, il neofemminismo vuole dare legittimità alla differenza sessuale. Nella sua attenta rilettura del neofemminismo, il presente volume si interroga su questa differenza - che anziché essere un di meno in termini di libertà, felicità, opportunità, è invece un di più - ricostruendo le cause di quella che a tutti gli effetti sembrerebbe un'anomalia del decennio Settanta, ovvero dell'epoca in cui la spinta all'uguaglianza fra i sessi e alla tutela delle donne si manifesta al massimo grado e in cui il pensiero femminista entra in rotta di collisione con la filosofia delle pari opportunità.
The feminist thought of the sixties and seventies flips the underlying assumption is that while emancipazionista son tradition: asks not equality, but right to existence. Rejecting protections and guarantees, with the excuse to make women equal to men in fact mark a new inequality, the neofemminismo want to give legitimacy to sexual difference. In his careful reading of neofemminismo, this volume is wondering about this difference-that instead of being a less in terms of freedom, happiness, opportunity, on the other hand, is a more-rebuilding the causes of what in effect would seem to be an anomaly of the Decade 70, which is the time when the drive for gender equality and the protection of women is manifested to the fullest extent and that the feminist thought goes into a collision course with philosophy of equal opportunities.