La visione oltre l'immagine. L'estetica cinematografica di Gilles Deleuze - 9788864300849

La visione oltre l'immagine. L'estetica cinematografica di Gilles Deleuze: Dopo più di cento anni dalla nascita del cinema, possiamo constatare quanto la "decima musa" abbia trasformato la nostra visione del reale, portandoci ad applicare, nel nostro modo di vedere e quindi di captare i segni della realtà fenomenica, una serie di schemi figurativi e mentali che ci vengono direttamente dalla nostra frequentazione cinematografica. Si tratta di un nuovo rapporto fra l'uomo e la realtà che si basa sull'impiego massiccio delle immagini. Con le due opere Immagine Movimento e Immagine Tempo, Gilles Deleuze è tra i filosofi del secondo '900 che maggiormente hanno indagato dal punto di vista filosofico questa nuova condizione conoscitiva e interpretativa del reale. Secondo Deleuze, infatti, la filosofia è una disciplina che consiste proprio nel creare concetti nuovi: non un'indagine che preesiste al proprio campo di investigazione, ma, al contrario, un'attività che prende forma e si sviluppa a contatto dei propri oggetti. In questo senso, si può affermare che Deleuze si è lasciato provocare dal linguaggio cinematografico ricercandone le chiavi concettuali e le forme espressive, inaugurando così un nuovo modo di pensare il cinema. Il presente volume intende presentare alcuni aspetti dell'originalità di questo incontro tra filosofia e cinema.
After more than 100 years since the birth of cinema, we can see how the "tenth Muse" has transformed our view of reality, taking us to apply, in our view, and then to pick up signs of phenomenal reality, a series of figurative and mental patterns that come directly from our attendance. It is a new relationship between man and the reality that is based on massive use of images. With the two works and Moving Image Picture time, Gilles Deleuze is among the philosophers of the second ' 900 which investigated from the philosophical point of view this new condition and cognitive interpretation of reality. According to Deleuze, the philosophy is a discipline that consists in creating new concepts: a survey not preexist its field of investigation, but, on the contrary, a task that takes shape and develops in contact with its own objects. In this sense, we can say that Deleuze has left cause the cinematographic language and conceptual keys with the expressive forms, thus inaugurating a new way of thinking. The present volume is to present some aspects of originality of this encounter between philosophy and cinema.