Il mio Quarantotto. Emancipazione della donna e libero pensiero dalle «Memorie di una idealista» - 9788887583625
di Meysenbug Malwida von Baar M. (cur.) edito da Spartaco, 2006
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Il mio Quarantotto. Emancipazione della donna e libero pensiero dalle «Memorie di una idealista»
- Autori : Meysenbug Malwida von Baar M. (cur.)
- Editore: Spartaco
- Collana: Il risveglio , Nr. 23
- Data di Pubblicazione: 2006
- Genere: problemi e servizi sociali
- Argomenti : Meysenbug, Malwida von Donne
- Pagine: 178
- Curatore: Baar M.
- Traduttore: De Bastiani C.
- Dimensioni mm: 170 x 120 x 13
- ISBN-10: 8887583625
- ISBN-13: 9788887583625
Il mio Quarantotto. Emancipazione della donna e libero pensiero dalle «Memorie di una idealista»: A distanza di circa un secolo dalla prima (e unica) edizione italiana integrale, si presentano le pagine sulla rivoluzione tedesca del 1848 dalle "Memorie di una idealista", l'autobiografia di Malwida von Meysenbug, una delle intellettuali più celebri del secondo Ottocento. Dopo aver partecipato alla rivoluzione del 1848, mantenne il suo impegno politico - in particolare a favore della donna: per diritti civili e politici, indipendenza economica e accesso all'educazione - e questo le costò l'esilio. Frequentò i circoli di esuli politici di tutta Europa, diventando interlocutrice dei maggiori intellettuali: frequentò Blanc, Kossuth e Garibaldi; collaborò con Mazzini e con Herzen. Conobbe Wagner e Baudelaire, fu amica di Nietzsche e Romain Rolland.
About a century after the first (and only) complete Italian edition, the pages on the German revolution of 1848 are presented from the "Memoirs of an idealist", the autobiography of Malwida von Meysenbug, one of the most famous intellectuals of the late nineteenth century. After participating in the revolution of 1848, she maintained her political commitment - especially in favor of women: for civil and political rights, economic independence and access to education - and this cost her exile. She frequented the circles of political exiles throughout Europe, becoming an interlocutor of the greatest intellectuals: she frequented Blanc, Kossuth and Garibaldi; he collaborated with Mazzini and Herzen. She met Wagner and Baudelaire, was a friend of Nietzsche and Romain Rolland.
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