Scicli. Storia, cultura e religione (V-XVI secc.) - 9788843092826

Scicli. Storia, cultura e religione (V-XVI secc.): Che cosa si conosce realmente di Scicli nel Medioevo? Che cosa tramandano le fonti, i reperti dell'abitato e del circondario (e poi della città?) di Scicli e le varie forme del suo toponimo (Xicli, Sicli, Sycla, Shiklah)? Per rispondere a queste domande, il volume analizza la storia, la cultura e la religione di Scicli dal Medioevo al Cinquecento commentando le fonti e i reperti relativi alla storia della città. L'importanza di Scicli nell'ambito della Contea di Modica, il più vasto Stato feudale della Sicilia, si impose con forza anche grazie alla sua felice posizione geografica, non lontana dal mare. Toponomastica, onomastica, culti e storie di uomini e luoghi, cristiani ed ebrei, dal V al XVI secolo: la storia che conduce alla nascita della città iblea che sarà poi barocca e moderna e che Vittorini definì "la più bella del mondo". Prefazione di Giuseppe Pitrolo.
What one really knows of Scicli in the middle ages? What passed down sources, the exhibits of the town and the district (then?) of Scicli and various forms of the name (Xicli, Sycla, Shiklah shekels)? To answer these questions, the volume explores the history, culture and religion of Scicli from the middle ages to the sixteenth century when commenting on the sources and exhibits relating to the history of the city. The importance of Scicli within the County of Modica, the largest feudal state of Sicily, established himself with strength thanks to its geographical position, not far from the sea. Toponymy, onomastics, cults and tales of men and places, Christians and Jews, from the 5th to the 16th century: the history leading to the birth of the hyblean Baroque and modern city which is then that Vittorini called it "the most beautiful in the world".