La Chiesa dell'anticoncilio. I tradizionalisti alla riconquista di Roma - 9788842097808

La Chiesa dell'anticoncilio. I tradizionalisti alla riconquista di Roma: Il 29 agosto 1976, in una sala di Lilla, alla presenza di migliaia di fedeli entusiasti, mons. Marcel Lefebvre, nel corso della messa, pronuncia un'omelia che ha vasta eco. Il 'sermone di Lilla' segna una tappa ulteriore nel suo contenzioso con Paolo VI e costituisce un punto di riferimento fondamentale per i suoi seguaci della Fraternità San Pio X. Ma soprattutto ripete una condanna senza appello del concilio Vaticano II, il grande accusato. Tre decenni dopo, il decreto della Congregazione dei vescovi rimuove la scomunica di Giovanni Paolo II contro i quattro vescovi consacrati illecitamente da mons. Lefebvre. La revoca è firmata dal prefetto della Congregazione, ma la decisione, com'è ovvio, era stata di Benedetto XVI. Giovanni Miccoli traccia la storia della Fraternità e dell'atteggiamento assunto nei suoi confronti dai papi nei quasi cinquant'anni successivi al concilio. L'interesse che una tale storia presenta è molteplice: la relazione tra Roma e la Fraternità è illuminante per capire la realtà e i caratteri della drastica contrapposizione che si espresse all'interno del concilio, un vero e proprio scontro fra due modi diversi di pensare e vivere il cristianesimo e la Chiesa. Ma anche per indicare in quale direzione papato e curia hanno inteso di volta in volta dirigere la Chiesa cattolica, sia in riferimento alla sua vita interna sia nei suoi rapporti con gli 'altri'.
On August 29, 1976, in a Lilac room, attended by thousands of faithful excited, mons. Marcel Lefebvre, during the mass, pronounce a homily that has vast echo. The ' sermon of LILACS marks a further stage in its dispute with Paul VI and constitutes a fundamental reference point for his followers from the society of Saint Pius x. but mostly repeats a sentence without appeal of the Second Vatican Council, the great accused. Three decades later, the Decree of the Congregation of bishops removes the excommunication of John Paul II against the four bishops consecrated illicitly by mons. Lefebvre. The withdrawal shall be signed by the prefect of the Congregation, but the decision, obviously, had been of Benedict XVI. Giovanni Miccoli traces the history of the fraternity and the attitude towards him by the Popes in almost fifty years following the Council. The interest that such a story is manifold: the relationship between Rome and the fraternity is enlightening to understand reality and the characters of the drastic contrast which is expressed within the Council, a real clash between two different ways of thinking and living Christianity and the Church. But also to indicate in which direction the Pope and the curia intended from time to time direct the Catholic Church, both in reference to its internal life both in its relations with the ' other '.