Passaggi - 9788845926860

Passaggi: "Michaux", osserva Cioran, "ha abusato dell'imperativo di vedere in sé e attorno a sé, di andare al fondo non solo di un'idea (cosa più facile di quanto non si pensi), ma della minima esperienza o impressione". Ed è proprio questo andare al fondo l'operazione che egli compie in questi "passaggi" scritture ibride, che gli consentono di passare incessantemente da una forma all'altra, e non solo nel caleidoscopico susseguirsi dei testi, ma nell'ambito di ciascuno di essi. Dal saggio critico alla notazione biografica, dal catalogo alla poesia, dall'autoesegesi all'aforisma, fino alla narrazione pura, Michaux attraversa infatti l'intero sistema dei generi, facendoli implodere con soave disinvoltura. "Sensazione o pensiero, lui lo segue, senza preoccuparsi che appaia strano, bizzarro o strampalato" scrive André Gide. "Lo prolunga e, come il ragno, si sospende a un filo di seta, lasciandosi portare dal soffio poetico, senza saper neanche lui dove, con un abbandono di tutto il suo essere". Con un effetto, quanto mai tonico, di spiazzamento e di sorpresa: che prendano spunto da un fatto di cronaca, da una lettura o da un'esperienza personale, che descrivano il volto di una fanciulla o trattino di esotismo, che si presentino come brevissime annotazioni o lunghe riflessioni (sulla musica, sulla scrittura ideografica, sulla pittura rupestre, sui disegni infantili), abbiamo l'impressione, leggendo questi testi, di vedere per la prima volta ciò di cui parlano.
"Michaux" notes Cioran, "abused the imperative to see in and around him, to get to the bottom of not only an idea (which is easier than you think), but the slightest experience or impression". And that's going to the bottom of the task that he performs in these hybrid writings "passes" that allow it to move constantly from one form to another, and not just in the kaleidoscopic succession of texts, but within each one. The critical essay biographical notation, from the catalogue to poetry, from self to the aphorism, until the pure storytelling, in fact the whole system crosses genres, Michaux causing them to implode with suave aplomb. "Feeling or thinking, he follows him, without worrying that it looks weird, bizarre or hare-brained" writes Andre Gide. "The extension and, like the spider, you pause to a silk thread, leaving lead by the breath poetic, without knowing neither where, with an abandonment of his whole being." With a very toned, displacement effect and surprise: taking cues from a true story, from a reading or a personal experience, describing the face of a maiden or dash of exoticism, which occur as very brief annotations or long reflections (on music, on the figures on the cave painting, an ideographic childish), we have the impression, reading these texts for the first time, to see what they're talking about.