La guerra e gli economisti - 9788862278638

La guerra e gli economisti: "Il 'secolo breve' inizia con la Prima Guerra Mondiale: di cui, dunque, diviene fondamentale ricostruire non solo la logica interna di sviluppo, su ogni piano, ma anche le cause od origini, prossime e remote. Al tema dell'imperialismo come origine della Grande Guerra, del resto, furono dedicate importanti pagine di analisi, anche da parte degli economisti, di ogni Paese e di ogni scuola, da quella marxista a quella marginalista, da Vladimir Lenin a Vilfredo Pareto. Con la Prima Guerra Mondiale l'attenzione degli economisti italiani per l'evento bellico subisce un salto di qualità: a cominciare dal 1914, la guerra rappresenta per gli economisti un tema ineludibile: per ricercarne le cause, per analizzarne le conseguenze sul piano economico, sociale e politico, nonché su quello della finanza pubblica. Gli studiosi di economia propongono analisi scientifiche sia per decifrare della guerra gli aspetti economici in senso stretto, sia per analizzarne le conseguenze sociali e politiche. Anche sul piano morale e politico, tuttavia, gli economisti sono coinvolti dal conflitto, come dimostra l'assiduità del loro impegno giornalistico e pubblicistico, tipico del panorama italiano. Impegno che non si limita all'analisi critica della politica economica dei governi che si succedono, ma si confronta con tutti gli aspetti della vita del Paese, a cominciare dal tema dell'interventismo, cioè della scelta di fronte alla quale l'Italia si trova tra il 1914 e il 1915."
"The ' short century ' begins with the first World War: of which, therefore, becomes essential to rebuild not only the internal logic of development, on each floor, but also the causes or origins, upcoming and remote. The theme of imperialism as the source of the great war, moreover, were dedicated important pages of analysis, even by economists of every country and every school, from Marxism to the marginal, from Vladimir Lenin to Vilfredo Pareto. With the first world war Italian economists ' attention to the war endures a quantum leap: beginning in 1914, the war represents for economists a inescapable theme: to investigate the causes, to analyse the economic, social and political consequences, as well as on that of public finance. Scholars of Economics offer scientific analyses is to decipher the economics of war strictly speaking, both to analyse their social and political consequences. Also on moral and political, however, economists are involved in the conflict, as evidenced by the assiduity of their journalistic and public commitment, typical of the Italian panorama. Commitment is not limited to the critical analysis of the economic policy of the Governments that follow one another, but is confronted with all aspects of life in the country, starting with the theme of interventionism, the choice in front of which the Italy lies between 1914 and 1915. "