Il jazz-film. Rapporti tra cinema e musica afroamericana. Nuova ediz. - 9788862316194

Il jazz-film. Rapporti tra cinema e musica afroamericana. Nuova ediz.: Jazz e cinema, due fenomeni, due arti, due linguaggi che hanno attraversato burrascosamente il ventesimo secolo per proiettarsi, con immutata forza creatrice, nel secolo nuovo. Due forme espressive e artistiche coeve - nascono quasi simultaneamente - da intendersi quali grandissimi fenomeni del nostro tempo, perché in poco più di cent'anni hanno compiuto sul piano evolutivo un'accelerazione non paragonabile a quella delle altre discipline. Ma jazz e cinema non condividono soltanto questi aggiustamenti da studi teorici o da categorizzazioni archetipe: il rapporto più o meno diretto tra loro, con reciproche influenze, per quanto poco manifeste, e ancor meno evidenziate da ricerche, analisi o metodologie, risulta invece alquanto costruttivo e stimolante. Un terreno di studi, appunto, sostanzialmente inesplorato, se non in questo profondo e innovativo studio che torna in libreria in edizione ampliata e aggiornata. L'argomento di questo libro riguarda soprattutto il cinema che si impadronisce del jazz e non viceversa; e proprio perché il cinema si dedica al jazz in svariatissime maniere, il testo di Michelone ne scruta - a parte all'inizio l'esaustivo compendio storico - una in particolare, ossia i film che hanno per contenuto il jazz medesimo sotto forma di fiction e di documentario, con le storie vere, false, romanzate, fantasiose, realistiche di musicisti autentici, inesistenti, credibili o immaginari.
Jazz and cinema, two phenomena, two arts, two languages that have crossed stormstorming lychee the twentieth century to project themselves, with unchanged creative force, into the new century. Two contemporary expressive and artistic forms - born almost simultaneously - to be understood as the great phenomena of our time, because in a little more than a hundred years they have accomplished on an evolutionary level an acceleration not comparable to that of other disciplines. But jazz and cinema do not only share these adjustments from theoretical studies or archetypal categorizations: the relationship more or less direct to each other, with mutual influences, however little manifest, and even less highlighted by research, analysis or methodologies, it is quite constructive and stimulating. A field of study, in fact, essentially unexplored, except in this study that returns to the library in expanded and updated edition. The subject of this book concerns above all the cinema that takes over jazz and not the other way around; and precisely because cinema is dedicated to jazz in a variety of ways, Michelone's text scrutinizes - apart from the exhaustive historical compendour at the beginning - one in particular, that is, the films that have for content jazz itself in the form of fiction and documentary, with the true, false, fictionalized, imaginative, realistic stories of authentic, non-existent, credible or imaginary musicians.